Certi vecchi dai quali diffidare

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VECCHI RINCOGLIONITI (imprenditori compresi).

Ce l’hanno tutti coi giovani.

Nel “tutti” a volte potete inserire anche me.

Chiaramente con i dovuti distinguo (gli assolutismi mi convincono poco).

Giovani mediocri.

Facili da comprare.

Con la giustificazione sempre in mano.

Pronti a chiamare “libertà” la schiavitù da alcool, droghe e fancazzismo.

Più interessati ai videogiochi che non ad imparare cose nuove.

Più aggrappati ai diritti che ligi ai doveri.

Detto questo, NO, non è di giovani che scrivo in questo post.

Semmai il post è scritto per una delle cause per cui molti giovani d’oggi sono come sono:

I VECCHI RINCOGLIONITI che li hanno cresciuti.

Prima di tuffarmi nelle imprese e in come certi vecchi rincoglioniscano i giovani imprenditori, voglio chiarire cosa penso dei “vecchi”.

Perché oggi mi è molto difficile, se non impossibile, raccogliere tutti gli over sessanta sotto la voce “vecchi”.

Perché ci sono vecchi e vecchi.

I nonni che hanno vissuto la guerra sono vecchi di un tipo.

Quelli nati nel dopoguerra, sono di un altro.

I primi hanno visto le maschere anche quando non era carnevale.

Hanno lottato per sopravvivere, hanno imparato a soffrire, hanno dovuto farsi strada, hanno dovuto meritarsi ogni cosa.

I secondi hanno vissuto nell’era del “tutto è possibile”.

Anche ciò che era sbagliato.

Anche ciò che pagheranno svariate generazioni.

Hanno vissuto l’era del “tutto da costruire”.

E voglio dirvelo, cari vecchi rincoglioniti.

Voi che pontificate, voi che “c’avete la pila”.

Se apriste un’impresa oggi, il 90% di voi fallirebbe entro il primo anno.

IL 90% DI VOI FALLIREBBE ENTRO IL PRIMO ANNO.

Perciò, almeno, TACETE.

Perché un figlio o un nipote o comunque un giovane che apre un’impresa oggi,

GIOCA PROPRIO UN ALTRO SPORT.

Niente a che fare col vostro, in cui voi avevate pochissima concorrenza, manodopera come se piovesse, margini altissimi e zero controlli o quasi.

Tutto quello che volete, ci mancherebbe.

Non c’era internet.

La tecnologia era poca roba rispetto ad oggi.

Eppure, consapevole di questo, secondo me

SIETE NATI IN UN PERIODO FAVOREVOLE,

ammettetelo e cercate di capire, lo ripeto,

che un figlio o un nipote o comunque un giovane che apre un’impresa oggi,

GIOCA PROPRIO UN ALTRO SPORT.

QUATTRO LEGGENDE CHE I VECCHI RINCOGLIONITI RACCONTANO E CHE I NUOVI IMPRENDITORI NON DEVONO ASCOLTARE.

 

Leggenda numero uno.

“PARTI COI PREZZI BASSI POI LI ALZI”

Idiozia. I clienti ti scelgono in base a svariati fattori, fra i quali il prezzo.

E il mercato oggi non permette di fare questi giochetti: la clientela che scegli oggi è quella che avrai domani, e non c’è ragione di pensare che chi oggi è disposto a comprare a dieci, domani abbia voglia o possibilità di comprare a quindici. Anche perché “là fuori” ce ne sono una folla che fanno anche meglio, a nove.

 

Leggenda numero due.

“FAI SCONTI CHE È L’UNICA COSA CHE VOGLIONO”

Idiozia. Se un nuovo imprenditore entra in un mercato in cui il primo criterio di scelta è il prezzo, è un folle per non dire di peggio.

Se nel mio mercato il prezzo fosse davvero l’unico criterio valido, posso assicurarti che mai e poi mai avrei intrapreso attività nell’hair&beauty.

Non a caso molti dei parrucchieri che mi seguono hanno prezzi alti e saloni – cassetti pieni.

Se oggi per fare il parrucchiere bastasse fare prezzi bassi, io non starei qui ad impegnarmi ed impegnarli, sarei altrove a fare qualcos’altro.

Negli ultimi anni fino alla settimana scorsa – l’ultimo in ordine di tempo è stato Mercatone Uno – chi ha puntato solo sugli sconti è fallito miseramente. E le micro imprese che falliscono ogni giorno sono oltre trecento, almeno metà delle quali per lo stesso motivo.

 

Leggenda numero tre.

“PARTI IN PICCOLO POI CRESCI”

Mezza idiozia. Oggi, come ho sottolineato anche parlando di prezzi, DEVI SCEGLIERTI LA CLIENTELA PRIMA ANCORA DI APRIRE.

Perciò, per esempio, devi chiederti se quel salone aperto “lì” vada bene per la clientela che vuoi avere.

E se non va bene, l’ultima cosa che devi fare è aprirlo.

Ti chiederai perché io abbia scritto che è una “mezza” idiozia.

Perché se crei un’impresa scalabile, o che comunque potrai duplicare (intendo non di “ingrandire” un punto vendita, bensì di aprirne altri, da solo o in partnership, per esempio in franchising), allora può avere senso, può avere senso aprire un’attività e poi, solo quando vorrai e potrai, duplicarla.

E qui il problema è che spesso si sragiona, annebbiati dall’ennesima idiozia suggerita dai vecchi rincoglioniti.

 

Leggenda numero quattro.

“DA SOLI È MEGLIO CHE IN SOCIETÀ”

L’idiozia più grande. Chi ride alla battuta “le società migliori sono in numero dispari inferiore a tre”, deve solo guardare l’impressionante numero di piccole imprese che sta MORENDO.

Troppo sole per competere.

Impotenti proprio perché isolate, con imprenditori tuttofare (o almeno pensano di esserlo) che per risparmiare uno stipendio dilapidano le loro finanze e le loro vite.

Che tristezza vedere un parrucchiere con un saloncino di venti metri quadri, e a fianco un’estetista con un centro simile… quando, se il posizionamento fosse compatibile, potrebbero condividere una struttura ben più articolata, fare una migliore impressione sul mercato, ammortizzare una “MARMANA” (è la definizione che ho dato alle responsabili marketing, evoluzione contemporanea del ruolo di receptionist, che oggi si occupano del marketing dell’attività)…

I vecchi rincoglioniti avevano la fila di clienti fuori dalla porta perché erano più o meno gli unici nel raggio di chilometri… come vorrei vederli oggi, quando una folla di concorrenti è a distanza di un click!

 

Ecco sconfessate quattro leggende anacronistiche, di certo non applicabili alla situazione attuale.

CHI MI HA ISPIRATO QUESTO POST?

Il vecchio rincoglionito che ha ispirato questo post, circa un anno fa disse alla parrucchiera sua nipote che NON DOVEVA SPENDERE SOLDI NELLA FORMAZIONE E SUL WEB, che bastava fare sconti e aspettare il passaparola…E CHE L’INSEGNA ERANO SOLDI SPRECATI, tanto la gente se vuole ti trova.

Lei aveva appena frequentato Parrucchiere PRO e si chiedeva se ascoltare me o lo zietto…

PER FORTUNA ha ascoltato me e fatto l’esatto contrario di quanto le suggerì lui… e per un anno lo zietto quasi non le ha rivolto la parola… attendendo il momento di poterle dire (sai che soddisfazione) “te l’avevo detto” … finché pochi giorni fa è andato alla sua festa di anniversario:

IN UN ANNO LEI È PASSATA DA UNO A QUATTRO ADDETTI, e ha scalato posizioni su posizioni nella sua bella città (tesoro ti ho promesso che avrei mantenuto il tuo anonimato: goditi questo post, lo dedico a te ed al tuo coraggio).

Un nuovo parrucchiere su due non arriva a festeggiare il primo anno di attività.

Posso immaginare che questa statistica rifletta anche molti altri settori.

Soprattutto posso assicurare che la quasi totalità di coloro che chiudono è figlia degli scellerati consigli di qualche vecchio rincoglionito… o comunque di un modo di ragionare vecchio di decenni.

Bene, oggi ti ho levato anche questa scusa.

Ai vecchi rincoglioniti una sola preghiera: parlate di ciò che sapete e tacete sul resto.

Perché anche questi danni verrebbero pagati da persone che di voi si fidavano.

Già è difficile intraprendere così, impegnandosi per Mettercela Tutta nel Fare le Cose Giuste… se poi a far sbagliare vi mettete pure voi, è il colmo.

Andate in giro per i cantieri, con le mani dietro la schiena.

Se fa troppo caldo, provate con un’autofficina o semplicemente passeggiate nel parco.

O perché no, una bella partita a carte, ripensando a quanto fosse più semplice fare impresa “una volta”.

E siate primi paladini di quell’umiltà di cui tanto parlate, ma che spesso vi dimenticate di dimostrare.

Abbiamo tutti un grande bisogno dei “vecchi”, e chi lo dice, inesorabilmente, lo sta diventando.

La promessa di “vecchio” è che continuerò a fare domande ed ascoltare, “più” e “prima” che pontificare.

Perché abbiamo ben poco bisogno di rincoglioniti.

Perciò siate fonti di ispirazione e non di errori.

Siate fonte di motivazione e non di confusione.

Ce lo dovete.

PS: per chi preferisce suggerimenti contemporanei ed efficaci: www.parrucchiere.pro