COLLABORARE PER CRESCERE
Ci sono tre cose che puoi fare per evolvere il tuo business:
la prima è “collaborare” …
la seconda è “collaborare” …
la terza è “collaborare” …
Mamma mia che burlone. In realtà non scherzo:
la prima è “collaborare” con dei partner…
la seconda è “collaborare” con i clienti…
la terza è “collaborare” … con i colleghi.
COLLABORARE CON DEI PARTNER
In gergo si chiama “comarketing”: significa assumersi più o meno reciprocamente il compito di veicolare un messaggio col duplice obiettivo di accelerare e ottimizzare la relazione con la clientela potenziale e insieme conferire autorevolezza sul mercato.
VUOI CHE TE LA METTA GIÙ PIÙ SEMPLICE? Ok, ecco qui:
UN PROGETTO DI COLLABORAZIONE A TERMINE FRA DUE O PIÙ IMPRESE DETERMINATE A CREARE O CONDIVIDERE CONTATTI, CLIENTI, ESPERIENZE, AL FINE DI FARE MARKETING GRATIFICANDO I CLIENTI.
Serve subito un distinguo.
UNO SCAMBIO SCONTI È UN PESSIMISSIMO MODO DI COLLABORARE.
PESSIMISSIMO… ho creato un neologismo per sottolineare quanto sia sbagliato.
FARE MARKETING INSIEME:
questo significa collaborare!
E se mi segui, sai bene che io distinguo il marketing dal #merkating e dal #minkieting.
Il #Merkating è fare sconti a sconosciuti.
Il #Minkieting è fare / comunicare cose non utili per la clientela per “posizionarti” nella sua mente.
Come è logico non mi metto qui a sviluppare QUATTRO ORE E MEZZA DI LLLASER sulle collaborazioni.
Mi limito a farti notare che collaborare è fondamentale, e poi a darti un suggerimento…
È un suggerimento che ti piacerà poco e ti servirà molto…
METTITI SUBITO IL CUORE IN PACE:
se creerai cinque collaborazioni in un anno, almeno quattro nasceranno per merito tuo.
Questo perché di imprenditori veri e capaci, là fuori, non ce ne sono così tanti.
E dovrai AIUTARLI, tanto a capire che potete fare bene, quanto a capire come farlo.
COLLABORARE CON I CLIENTI
La maggioranza dei tuoi colleghi afferma che “il passaparola è la miglior pubblicità”.
Purtroppo per loro… È VERO.
Il “purtroppo” è dovuto ad un grosso guaio:
LA MAGGIORANZA DEGLI IMPRENDITORI PENSA – SBAGLIANDO – CHE IL PASSAPAROLA FUNZIONI DA SOLO.
Premettiamolo: ho tenuto il primo corso sul “Passaparola per Parrucchieri” quasi vent’anni fa.
Oggi distinguo il passaparola in due tipologie:
=> IL PASSAPAROLA SPONTANEO
=> IL PASSAPAROLA STRATEGICO
Il passaparola spontaneo è quello che IN TEORIA i clienti fanno da soli.
Piccolo problema: una volta il passaparola funzionava “di bocca in bocca”; avevi due modi per “attivarlo”: soddisfare la cliente e farle una testa capolavoro.
POI È ARRIVATO INTERNET.
E oggi, teste e parole DEVONO fare i conti col web.
Si calcola che OTTO VOLTE SU DIECI, le persone vadano a cercare ulteriori conferme nei social o mediante una ricerca in Google.
Una volta vedevo una bella testa o mi parlava bene di te un’amica? Venivo a provarti…
Oggi, prima di venire, faccio un salto sul web a vedere cosa altri dicono di te… oltre a come sei tu!
(evito di star qui a parlarti adesso di ZMOT: se vuoi chiedimelo nella #giovediretta di domani, giovedì 04 giugno).
Dunque, il passaparola spontaneo funziona in base a nuove regole…
E il passaparola strategico?
Il Passaparola strategico è quello che attivi facendo REFERRAL.
Qual è la differenza fra passaparola spontaneo e passaparola strategico?
Nel passaparola strategico, qualcuno – a mio avviso è logico fare solo e sempre riferimento a “clienti” – parla di noi o fornisce nostri materiali, non perché “si trova bene e basta”, ma proprio in base ad una specifica strategia.
Non è matematico che nel referral chi ti aiuta a trovare clienti debba farlo dietro una ricompensa… ma di fatto la differenza è questa: chi parla di te ottiene in qualche modo un suo tornaconto.
Che poi questo “tornaconto” sia ricevere da te servizi scontati o gratuiti… che sia ricevere in cambio del denaro… che sia attivare una reciprocità per cui tu farai qualcosa per lei/lui, non è certo in questo post che ne parleremo.
COLLABORARE CON I COLLEGHI
Credo che una delle soddisfazioni più grandi che abbiamo condiviso in questi ultimi anni, sia stata il moltiplicarsi di partnership fra colleghi, quasi sempre miei Allievi Avanzati.
Potete collaborare in svariati modi: dal semplice lavorare dietro le quinte per condividere l’uso dei materiali che avete ricevuto durante un corso che avete frequentato insieme, fino alla condivisione dei costi riferiti ad uno shooting fotografico… o alla stampa di materiali… o all’organizzazione di un evento…
Capire quando siete concorrenti e quando invece comportarsi da colleghi – partner, è una delle sfide più avvincenti della vostra avventura professionale.
Il fondamento sta anzitutto nel posizionamento, poi anche nell’atteggiamento.
Ci sono decenni di guerre, invidie, pessime abitudini, che vanno assolutamente cancellati.
Oggi nessuno di voi può prosperare facendo “tutto per tutti”: sul mercato potete ritrovarvi a collaborare fra colleghi proprio perché avete scelto di POSIZIONARVI in modi differenti.
Spesso ricevo messaggi entusiastici di tuoi colleghi che si ritrovano per un aperitivo, per ragionare su progetti comuni, per scambiarsi opinioni e suggerimenti, per fare cose insieme, PER SCAMBIARSI CLIENTI.
Non a caso a mio avviso essere Imprenditori della Bellezza è molto, molto più del semplice inseguire un profitto… è proprio EVOLVERE il modo di essere e di fare i parrucchieri. E i profitti crescono per conseguenza.
A PROPOSITO DI COLLABORAZIONI…
Oggi abbiamo riflettuto insieme su tre opzioni:
=> “collaborare” con dei partner…
=> “collaborare” con i clienti…
=> “collaborare” … con i colleghi.
E adesso, tanto per cambiare, ecco l’ennesima volta in cui potrai constatare che IO PER PRIMO, noi per primi, facciamo quello che io suggerisco a te di fare.
Vuoi un esempio? Te ne faccio due
Per esempio, nella #giovediretta di domani “qualcuno” sarà mio ospite…
Per esempio, giovedì 4 giugno alle 21:30, sarò io ad essere ospite di “qualcuno”…
DUE COLLABORAZIONI, due delle tante che attiviamo continuamente e stiamo progettando per i prossimi mesi.
Attenzione.
Fra i tanti spunti operativi che ho proposto nel LLLASER sulle collaborazioni, ho posto una domanda:
CHI ALTRI HA I “TUOI” CLIENTI E NON FA CIÒ CHE FAI TU?
È una buona domanda per cominciare!
Se…
=> capisci che non devi limitarti ad uno scambio di sconti…
=> studi la tua ADA per capire con chi potresti collaborare…
=> accetti che dovrai farti tu il mazzo più grosso…
beh,
ALLORA PREPARATI A PRENDERTI LE TUE SODDISFAZIONI DALLE TUE COLLABORAZIONI.
A questo punto sono convinto che non ti mancheranno le domande per “codificare” al meglio come, tanto io quanto i miei partner, abbiamo deciso di collaborare…
ULTIMI DUE PREZIOSI INPUT:
=> scegli bene con chi collaborare
=> scegli bene come comunicare la collaborazione
Infatti, tanto per cambiare, ancora una volta, il “come” vale fino a otto volte il “cosa”: la migliore delle collaborazioni può naufragare o decollare in base a COME la comunicherai, a come la comunicherete.
Inoltre, si va incontro ad un grosso guaio quando si sceglie di NON attivare collaborazioni…
Vediamo se mi chiederai qual è nella #giovediretta!