Non mi stancherò mai di mettervi in guardia dalle scorciatoie.
Perché coloro che ve le vogliono propinare sono più abili di quanto voi pensiate e perché a volte sembrate più una trota di allevamento affamata che non una sospettosa marmorata autoctona.
La verità è che il successo abita la complessità e ci sono due modi per far tesoro di questo assioma.
- IL PRIMO è quello di impegnarsi per trovare una soluzione non facile. Per esempio, quando ti dicono che una cosa non si può fare… mentre tu hai fondate sensazioni che invece si possa; e allora provi e riprovi, finché riesci.
- IL SECONDO è quello di rendere semplici concetti che semplici non sono. Per esempio, quando oltre dieci anni fa tanti parrucchieri continuavano a ripetermi che fare marketing era difficile, io dopo un paio di giorni di riflessioni scrissi la famosa frase: “Finalmente potrai fare marketing con la stessa sicurezza, la stessa passione, gli stessi risultati con cui esegui un taglio, un colore, un’acconciatura”.
Il successo abita la complessità.
Non mi sorprendo della folla di peracottari che vi propone “il marketing facile”, “cento clienti nuovi in dieci giorni”, “facciamo tutto noi tu pensa a fare capelli”.
Non mi sorprendo.
Perché ad un sacco di gente non piace “faticare” e sa mentire a se stessa in modo impressionante.
Prendi per esempio l’affermazione: “Non ci riesco, per me è troppo difficile”.
All’apparenza ci sta, sembra un’ammissione di impotenza o una richiesta di aiuto…
Prova ad analizzarla più in profondità…
Più spesso di quanto si possa immaginare, dietro un “non ci riesco” c’è la giustificazione ideale per “NON” provarci: il “non ci riesco” diventa l’alibi per NON fare, per continuare a fare le stesse cose, anche quando sono sbagliate.
Il successo abita la complessità.
E a ben guardare è un bene che sia così.
Perché quando otteniamo troppo impegnandoci poco, diamo meno valore a ciò che otteniamo.
Lo so che non sembra così.
Prendi lo psichiatra Paolo Crepet, tempo fa affermò: “Se ad un bambino si regala tutto, gli si sottrae ciò che è fondamentale: il desiderio, ovvero il sentimento fondamentale per costruire una passione”.
Guardatevi intorno… la società si lamenta dei giovani di oggi… quando è lei che li ha modellati.
E nel business basta rimuovere il criterio dell’età per ritrovarsi nella stessa situazione: un sacco di tuoi colleghi sono ambiziosi soltanto a parole.
Quando alle parole devono seguire dei fatti, delle azioni… quando alle parole devono seguire delle novità, dei cambiamenti, delle nuove abitudini… le ambizioni vengono dimenticate o ridimensionate.
E fioccano le giustificazioni.
Prendi il titolo stesso dell’articolo: il successo abita la complessità.
Quanti obietteranno ancor prima di aver letto?
Quanti non lo leggeranno proprio perché vogliono robe semplici e questo articolo pare andare nella direzione opposta?
Lungi da me mettermi qui a fare il moralista.
Semplicemente ricordo a me stesso come a voi che siamo qui per evolvervi, e se vuoi evolverti devi mettere in conto che Mettercela Tutta nel Fare le Cose Giuste è qualcosa di più di una frase da “recitare”.
È una frase da far funzionare.
Ogni giorno a dispetto delle difficoltà con Direzione, Disciplina, Dedizione.
Il successo abita la complessità.
E attraverso la complessità, seleziona.
Non sono i più deboli a restare indietro: questa credenza sbagliatissima è in realtà un espediente perfetto per togliere lustro a chi si impegna per migliorare, per avvicinarsi alle proprie ambizioni, per diventare una persona / un imprenditore migliore.
Quando affermai che “questo non è un mondo per imprenditori deboli”, dovetti ritrovarmi a discutere.
Come se i parrucchieri, vittime dello stato, della crisi, dei cinesi, dell’abusivismo, infine anche del covid, potessero solo restare impotenti di fronte a questo marasma di difficoltà.
Ebbene… tanti di loro, molti dei quali miei Allievi, hanno scelto di accettare ogni sfida.
- Si sono messi in gioco.
- Hanno ripensato il listino.
- Hanno cominciato ad imparare.
… la lista è lunga.
E, sorpresa, si sono accorti che alla fine è meno difficile di quanto supponessero.
Ignoro se tu abbia scelto di acquistare Parrucchiere Imprenditore.
Voglio dirti che all’interno di questo nuovo format, fin da subito ho cercato di mettere in chiaro una cosa.
Il primo passo da fare non consiste nel “fare le cose giuste”: consiste nello smettere di fare quelle sbagliate.
E prima di queste due opzioni, c’è la prima: credere di poterlo fare.
Credere, fermamente, di poter imparare.
Perché la fiducia che ti può infondere chiunque tu voglia, varrà solo nell’esatto momento in cui TU deciderai di fidarti di te.
Fidarti di te e di ciò che puoi fare, “credere di poterci riuscire”.
E qui te lo dico, ci risiamo.
“Credere di poterci riuscire” NON può essere solo uno slogan, da scrivere o pronunciare di tanto in tanto!
Quello che ti serve, soprattutto in periodi complicati come quello che stiamo attraversando, è dare forma all’azione, trasformare il pensiero in una sequenza di attività.
E mettersi lì a dedicare tempo al tempo…mettersi lì per organizzarsi, per imparare ciò che serve, per fare ciò che va fatto, beh, mica è semplice!
Il successo abita la complessità.
Ora mi sfugge chi abbia creato il motto “simple is not easy”, semplice non è facile.
È proprio così e tocca a te scegliere di accettare quella componente di “insicurezza” che può generare studiare cose nuove, fare cose nuove, diventare un imprenditore nuovo.
A prescindere da come tu possa interpretare il successo – che sia fare più soldi, avere più saloni, avere più tempo per te … quel che vuoi – se vuoi meritartelo devi accettare il fatto di misurarti con la complessità.
Quando accetti questo, sei già a metà dell’opera e i risultati arriveranno presto.
Anche perché più ti aggrappi ad opzioni semplici, più dovrai fare i conti con problemi complessi.
In Parrucchiere Imprenditore ho scelto di lavorare sui FONDAMENTALI.
- Ti ho spinto a riflettere e ad agire in più direzioni.
- Ti ho messo di fronte alle credenze da incubo: quelle convinzioni che limitano il tuo potenziale.
- Ti ho fatto analizzare un centinaio di erroracci commessi da tuoi colleghi… errori spesso conseguenze della decisione di improvvisare, di fare in fretta anche se male… di non sbattersi troppo a fare cose.
Ti ho invitato a lavorare su quella Consapevolezza Professionale che ti consente di diventare “Imprenditore” a tutto tondo, di farti trovare pronto per ogni sfida al punto da essere tu a lanciarne alcune.
Come ho scritto tempo fa, purtroppo è maledettamente semplice rendere le cose difficili!
Soprattutto perché per rendere semplice ciò che semplice non è, occorre accettare una parte di complessità.
Non sempre ciò che è semplice è anche facile, non sempre ciò che è facile è anche semplice.
Ma spesso il livello di semplicità o di complessità è determinato dall’approccio mentale che scegli, e non dalla situazione in sé.
La prima cosa che puoi fare è un esercizio… SEMPLICE, per niente facile.
Un esercizio illuminante, decisivo… anche se so bene che siccome è “semplice” (non “facile”), in tanti lo sottovaluteranno, o procrastineranno.
Consiste nel trasformare un’analisi in più domande e sii specifico, mi raccomando.
Per esempio, invece di lamentarti del fatto che entra poca clientela, prova ad importi una serie di domande:
- cosa posso fare per far entrare nuovi clienti il martedì?
- cosa posso fare per aiutarli a scoprire il mio nuovo menù primavera?
- cosa posso fare con la mia clientela affezionata per coinvolgerla in un’operazione di referral?
Usa i commenti per proporre le tue analisi/domande; durante la #giovediretta di domani proverò a completare il lavoro facendo il percorso inverso: trasformare le domande in opzioni.
PS: se invece delle scorciatoie vuoi un format che ti ispiri fino a diventare #ParrucchiereImprenditore, trovi tutte le info cliccando qui.