Imprenditore della Bellezza? Stai lontano dai malati affetti da CONSIGLITE!

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Ma ciao! Fra poche righe sarai in grado di preparare in autonomia il tuo potente antidoto contro uno dei più pericolosi virus in circolazione. Un virus invisibile, che ti spinge a commettere errori nel modo se vuoi più drammatico: FARE ERRORI ASCOLTANDO CONSIGLI SBAGLIATI.

Ho perso il conto delle volte in cui ho chiarito a qualche tuo collega che ciò che aveva fatto non aveva funzionato per un solo motivo: era fatto in modo sbagliato. O era proprio un’idea sbagliata! È il loro dispiacere che mi ha spinto a scriverti questo post.

Molto spesso mi ritrovo qui a darti qualche buon suggerimento. Può essere una riflessione da fare, o una strategia da valutare, o un’azione da mettere in pratica… Se vai a rileggere questi miei suggerimenti noterai un particolare piuttosto importante: TI MOTIVO SEMPRE IL PERCHÉ.

In ogni post ti chiarisco bene “perché” ti sto fornendo quel suggerimento. Ti spiego “perché” devi fare così. Così non solo sai cosa fare e come farlo, ma anche “perché” te lo suggerisco. Capisci “perché” fai bene ad ascoltarmi. “Perché” puoi fidarti. “Perché” è davvero un buon suggerimento!

Molti che trovi “là fuori”, invece, ti forniscono suggerimenti senza spiegarteli. Ti dicono che li devi ascoltare perché “è così!”, “è così e basta”… magari aggiungono “ma come fai a non capirlo? È così ovvio!”.
Oppure, totalmente ubriachi di se stessi, ti dicono, manco fossero degli dei infallibili “che è così e non si discute”, come se loro e loro soli fossero i padroni della verità. Talvolta millantano una sicurezza che davvero ti chiedi come fai a non arrivarci anche tu! In verità sono persone malate di un terribile virus: LA CONSIGLITE.

I malati di CONSIGLITE sanno sempre cosa TU devi fare… peccato che:

  1. Loro non siano te, ma questo per loro è irrilevante.
  2. Loro sembra ne sappiano più di te, anche se loro non fanno il mestiere che fai tu.
  3. Parlano per generalizzazioni, raramente sanno spiegare nei dettagli ciò che dicono.
  4. Non fanno ciò che invitano te a fare. O non lo hanno mai fatto… o con loro non ha funzionato!

Un esempio. Premetto, non toccatemi gli operai! Mio padre era un operaio! Orgoglioso di esserlo. Ancora oggi, a dodici anni dalla sua scomparsa, la mia casa è disseminata di suoi “lavori”. Se invece avessi chiesto a mio padre dei consigli sulla mia attività di imprenditore, lui che imprenditore ha scelto di non esserlo, mi avrebbe detto certamente cose tipo “c’è crisi, la gente non ha soldi, tieni i prezzi bassi”.

Il contrario di ciò che insegno a te, imprenditore, oggi; io a te insegno: “smettila di pensare a chi i soldi non li ha e meritati l’attenzione di chi continua ad averli!”. E nota bene, io faccio lo stesso. Fra il resto sempre mio padre mi disse “più lavori e più guadagni”… sbagliato. SBAGLIATO! Spesso devi dedicare più tempo al crearti opzioni, al riflettere su quale strada prendere, così da mettercela tutta… nel fare le cose giuste. Invece c’è chi, se si trova in difficoltà, lavora di più. Ancora più ore, anziché fermarsi e chiedersi perché le tante ore di lavoro che fa già, non producano i risultati sperati!

Se fai con passione… le cose sbagliate, non otterrai i risultati che desideri! Dunque anche qui mio padre “sbagliava”. Egli è con me ogni giorno. Egli è in me. Continua ad essere il mio eroe!

SONO IO che ho imparato a chiedere a mio padre quei suggerimenti su cui, evidentemente, sapevo mi avrebbe aiutato. Non gli ho mai caricato sulle spalle né l’onere di rispondere a certe domande, né la colpa “a posteriori” di avermi fornito le risposte sbagliate! Mio padre oggi è, sarebbe orgoglioso di me! Dei risultati che ti metto in condizioni di realizzare! Dei risultati che, in conseguenza dei tuoi, sto realizzando io! Mio padre è stato e sarebbe anche oggi il mio primo fan. E per renderlo orgoglioso di me…certe volte ho dovuto scegliere di NON ascoltarlo.

Questo messaggio, nella sua durezza, è colmo d’amore e di rispetto. Questo messaggio ti invita subito a chiedere consigli… A CHI TE LI PUÒ DARE!

Perché purtroppo i malati affetti da CONSIGLITE possiamo trovarli in casa, fra gli affetti più cari, o fra gli amici… o fra persone di cui ci fidiamo, perché magari sono nostri partner, o nostri fornitori.
I malati di CONSIGLITE si dividono in quattro tipologie.

Quattro diversi ceppi producono un solo virus che assume forme diverse. Studiamoli insieme.

  1. Conoscenza senza esperienza.
    A livello teorico magari ne sanno. Ma non hanno mai sperimentato sul campo il consiglio che ti forniscono. Senza esperienza, la conoscenza è traditrice! Perché chi non ha ancora sperimentato sul campo quanto ha imparato, rischia di basare le sue scelte – e i suoi consigli – su delle convinzioni parziali, incomplete, errate.
    Cosa rende certii miei suggerimenti dei suggerimenti preziosi, che quasi sempre centrano l’obiettivo?
    La mia doppia esperienza: vent’anni trascorsi su atteggiamento mentale, comunicazione efficace e marketing; vent’anni trascorsi al fianco di migliaia di acconciatori.
    Se un parrucchiere pensa che basti leggere un libro, o fare un corso, o fare marketing in qualche azienda, per poter essere al mio livello, quel parrucchiere si sbaglia. Si sbaglia di grosso.
  2. Esperienza senza conoscenza.
    Magari hanno ottenuto dei risultati nella loro vita… solo che non li hanno ottenuti grazie a quel consiglio che ti stanno fornendo, perché quello non lo hanno mai applicato!
    Conosco fior di milionari che se solo dovessero inaugurare OGGI le loro imprese, molto probabilmente fallirebbero miseramente nel giro di pochi mesi. Hanno fatto “qualcosa” nel momento giusto, quando non serviva il marketing per eccellere, come invece serve assolutamente oggi.
  3. Poca conoscenza e poca esperienza.
    Qui il virus è davvero pericoloso. Perché queste persone leggono a proprio modo ciò che accade intorno. Deducono che sia come pensano. Non hanno nessun elemento che confermi la validità di ciò che dicono… ma parlano come fossero assolutamente convinti che sia così.
    Come si dice, i bar sono pieni di allenatori che farebbero giocare meglio la tale squadra, sono pieni di politici che farebbero rinascere l’Italia, e così via. Tutti fenomeni, finché sono lì seduti che blaterano al bar.
    Usano frasi fatte, concetti generici, dichiarazioni che un esperto potrebbe stroncare in un istante… se solo fosse lì. Millantano sicurezza… basta che tu non gli faccia domande, o dovrai litigare. Perché chi non ha argomenti per sostenere la sua tesi, si difende attaccando. Sei tu che non capisci, eccetera, eccetera.
  4. CONSIGLITE PER INTERESSE.
    Fin qui abbiamo capito che anche la buona fede può rivelarsi pericolosa. In verità la loro buona fede produrrà effetti devastanti esattamente come li produrrà chi è affetto da CONSIGLITE perché gli conviene. Ma quando c’è anche malafede, ahi ahi ahi. Questi sono i peggiori, i più sporchi. Quelli che ti suggeriscono ciò che conviene a loro, fregandosene di ciò che conviene a te.
    Hanno un interesse diretto. Ti consigliano di fare la tal cosa perché loro in qualche modo ci guadagneranno.
    Questo è il motivo per cui, da parecchio tempo, ho scelto di non segnalare fornitori collaterali (non propongo più né prodotti, né servizi, né pubblicità, né software… nessun accordo con nessun altro fornitore, voglio essere libero di esprimermi in coscienza, non per interesse).

Ah, proprio a questo proposito ti sia chiaro: NESSUNO PUÒ VENIRE A PROPORTI “QUALCOSA” PRESENTANDOSI A TE COME MIO ALLIEVO.

Non ho autorizzato nessuno a farlo!

Il fatto che una persona collabori o abbia collaborato con me, non fa di lui un mio allievo! Diversamente sarebbe come se io, siccome vado a pesca con un chirurgo, potessi dirmi capace di operare.

Gli unici allievi che riconosco sono due:

  • i Parrucchieri che seguono i miei corsi
  • i miei migliori Partner che li aiutano a sceglierli.

Stop.

Fra l’altro, io al tuo posto farei molta, molta attenzione a “supporre”, quando si tratta di consigli. Ti faccio due esempi.

PRIMO ESEMPIO
“Siccome questa persona si fa pagare per darmi consigli, sarà certamente in grado di darmeli.” Non è affatto così. Anzi. Molto spesso, chi non fa, insegna.
Vogliono insegnare a te a fare cosa a loro non è riuscito. Chiedi a molti dei presunti consulenti che ti ritrovi di fronte, uno, da quanto tempo fanno i consulenti, e due, cosa facevano prima di farlo. Preparati a delle sconcertanti verità.

SECONDO ESEMPIO
Quando ti dicono “non ti preoccupare, pensiamo a tutto noi … Facciamo tutto noi!”. RIFIUTA in modo categorico questa possibilità! Ma cribbio, devo ricordarti io di chi è la TUA Impresa?! Affiancati dei migliori consulenti, senza mai delegare a loro, in toto, il compito di fare “tutto”! Essere Imprenditori della Bellezza significa diventare Specialisti di Strategia!

Sai cosa fare e come farlo; sai cosa e come delegare: sai scegliere i partner, sai ispirarli a lavorare PER TE, sai valutare le loro proposte! Altro che accettare passivamente un loro “fa così e basta!” O ti spiegano il perché devi fare così, in modo che tu lo capisca, o spediscili fuori dal tuo salone!

Esempi fatti, torniamo alla CONSIGLITE. Ora conosci i quattro ceppi del virus. Andiamo a scoprire cosa puoi fare per evitare di contrarlo.
COME RICONOSCERE GLI AFFETTI DA CONSIGLITE Ormai ti è chiaro che chi ti dice come devi fare, deve possedere due immancabili requisiti:

CONOSCENZA. Sa effettivamente ciò che dice. Ha conoscenze dirette ed importanti sulla “materia”.

ESPERIENZA. Mette in pratica spesso ciò che dice. Usa in prima persona i suoi consigli, nel suo ambito lavorativo.

Entrambi, sia chiaro. Conoscenza Più Esperienza. Ogni volta che vuoi valutare attentamene la bontà di un suggerimento, poni due domande. Le ho definite “domande scudo”.

La prima domanda che devi porre è: POSSO CHIEDERTI PERCHÉ PENSI QUESTO?

Si tratta di verificare se chi ti fornisce il suggerimento ha le conoscenze effettive per dartelo. Perché se è solo una sua idea, una sua opinione, basata sul boh, i rischi che sia un pessimo consiglio si moltiplicano. Ammettiamo che la sua risposta sia convincente…

La seconda domanda che devi porre è: POSSO CHIEDERTI QUALI RISULTATI HAI OTTENUTO?

In quali casi ha effettivamente riscontrato che ciò che dice funziona davvero? Quali risultati ha ottenuto? O è solo una sua supposizione? Se hai di fronte una persona capace, autorevole, che combina conoscenza ed esperienza, che sa perché sa e sa perché ha fatto, noterai il suo piacere nel risponderti ad entrambe le domande scudo. Chi frequenta le mie serate si sorprende del come io risponda sempre e comunque a tutti, del come io abbia sempre motivazioni da fornire, esempi da portare.

Ecco invece un segnale inequivocabile dell’affezione da virus:

L’ARROGANZA.
Lo ripeto. Appena poni qualche domanda per capire meglio, l’affetto da CONSIGLITE si irrigidisce. Non fornisce risposte, difende il suo pensiero. Magari ti dice che lo fa per il tuo bene. Oppure, peggio, che il problema sei tu che non capisci. Quando in verità non ha abbastanza argomenti per dimostrare la sua tesi. Per questo rifiuta il confronto.

Molto spesso se ne uscirà con frasi assurde tipo: FA COME TI DICO IO E NON TI SBAGLI, PUNTO. SO IO IL PERCHÉ, TU DEVI SOLO FARE COME TI DICO.

Questi sono segnali chiarissimi che il virus ormai è radicato. E a te non resta che fare una cosa: FUGGIRE A GAMBE LEVATE e ignorare il consiglio.

Oppure puoi USARE IL TUO ANTIDOTO. (preparati, nella sua semplicità è davvero prezioso).

Ammettiamo che il suggerimento a te non sembri male. OK, non ha risposto alle domande, ma a te il consiglio non dispiace…

In questo caso tu dovrai COMPENSARE. Ecco l’antidoto. Cosa intendo? È piuttosto semplice.

Manca conoscenza? Valla a costruire tu. Studiaci sopra tu. Mancano i risultati? Cerca altre conferme. Sottoponi ad altri quel consiglio.

ECCOCI, TI HO APPENA EVITATO DI PRENDERTI LA CONSIGLITE 🙂

Sai riconoscere il virus, e sai come renderti immune, sai come evitare il contagio. Ed è una scoperta che ti renderà ancora più forte sul mercato e ancora più consapevole di ciò che puoi fare.

Perché i Parrucchieri PRO lo sanno bene, fin dalla domenica mattina di corso: il primo passo non consiste nel cominciare a fare le cose giuste. Questo è il secondo passo. Il primo passo consiste nello smettere di fare le cose sbagliate! Sono due cose diverse, entrambe molto importanti.

Se vuoi smettere di fare le cose sbagliate, comincia da questo post. Se vuoi cominciare a fare solo e sempre cose giuste, diventa #ParrucchierePRO, qui puoi chiedere informazioni:
www.parrucchierepro.it

Mi raccomando, memorizza la domanda del titolo: CHI SEI TU PER DIRMI QUESTO? questa è la domanda che deve scattare dentro di te, e spingerti a porre le due domande scudo a chi hai di fronte: POSSO CHIEDERTI PERCHÉ PENSI QUESTO? POSSO CHIEDERTI QUALI RISULTATI HAI OTTENUTO?

Se anziché risponderti diventano arroganti, prepotenti, autoritari… se dicono che non ti devono spiegazioni, che devi fare come ti dicono loro e basta, quasi certamente il loro consiglio vale anche meno di loro. Se invece il suggerimento ti sembra interessante, ma non ti convince del tutto chi te lo fornisce, usa l’antidoto: usa la tecnica COMPENSARE. Studiaci sopra per sopperire alla mancanza di conoscenza. E cerca altre conferme per sopperire alla mancanza di esperienza.

AH, cosa importante: se scegli di non usarlo, annotati il motivo: se non lo fai credimi, prima o poi rischierai di usarlo perché ti sei dimenticato dei motivi che ti avevano indotto ad ignorarlo la prima volta che lo hai sentito.

Ragiona con la testa di tutti, decidi con la tua testa!

Perché ricordalo, non potrai presentare il conto dei danni a chi ti ha dato il consiglio sbagliato! Loro sparlano, tu paghi. LORO SPARLANO, TU PAGHI! La beffa: ti diranno che “sei tu che non avevi capito”.

Te lo dico perché troppo spesso vedo cose che fai su consiglio di qualcuno… e talvolta sono errori davvero macroscopici! Che lo sono puoi capirlo in due modi: uno, parlare con un vero esperto; due, aspettare i riscontri NEGATIVI del mercato. Inutile dirti che, nel secondo caso, LORO SPARLANO, TU PAGHI!

Primo passo, smettere di fare le cose sbagliate.

Secondo passo, cominciare a fare solo le cose giuste.

Buona… passeggiata 🙂