In memoria di Sergio Marchionne: cosa può insegnare a noi e alla nostra attività

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David Bowie affermò: «I always had a repulsive need to be something more than human», tradotto: «Ho sempre avuto un bisogno ripugnante di essere qualcosa in più di un essere umano».

Molti, nel proprio piccolo, hanno questa aspirazione.
Io sono fra questi “molti”: ispirato dal significato che do alla mia vita (“sono qui per Realizzarmi e Realizzare“), mi piace l’idea di lasciare un segno, mettendo altri in condizioni di fare lo stesso.

Sergio Marchionne è senz’altro una persona che ha saputo essere qualcosa di più di un normale essere umano.
Fra critiche ed elogi, ha compiuto qualcosa che testimonierà per sempre la sua esistenza, la sua lungimiranza, la sua bravura.

Fra i detrattori c’è chi si affretterà a dirmi: «E cosa avrà mai fatto? Non certo una canzone come Imagine, non certo una statua come il David o un quadro come La Gioconda».

Vai a dirlo alle migliaia di persone che hanno continuato ad avere un lavoro, grazie al suo piano industriale.

Così, con questo breve articolo voglio salutare chi per me è stato “qualcosa di più di un essere umano”.
Lo faccio invitando a leggere alcuni suoi aforismi, e soprattutto scegliendone due.

  • IL PRIMO 

«Qualche ragione c’è se gli investimenti esteri sono ancora così bassi. E queste ragioni si chiamano burocrazia, servizi, infrastrutture, tasse e costi di gestione. Dalla mia esperienza personale, ho visto che i vincoli burocratici alla fine proteggono aziende inefficienti, aziende che non hanno prospettive di sviluppo e nella maggior parte dei casi scaricano i costi sui clienti».

Che ci ricorda quanto sia importante, per risolvere il problema del lavoro, che l’impresa venga aiutata realmente e non affossata sistematicamente.

  • IL SECONDO

«La leadership non è anarchia. In una grande azienda chi comanda è solo».

La mia è un’impresa piccola piccola, anche se voglio (devo) assumermi la responsabilità di ogni decisione.
Di ogni intuizione, di ogni errore, di ogni evoluzione.
Responsabilità” è un termine che studiando Marchionne e le sue regole di leadership, ho ritrovato spesso.
E che continua ad illuminarmi nei momenti difficili, come a farmi da promemoria nei momenti propizi.

Siamo al mondo per godercelo, più che per giudicarlo.

Chiederci ciò che possiamo imparare da chiunque può rivelarsi un ottimo metodo per crescere, per evolversi.
Fare di tutta l’erba un fascio, invece, ci farebbe sprecare l’opportunità di cogliere quegli insegnamenti che Sergio può dare a tutti, compreso me.