Stima. Considerazione. Valore attribuito da altri.
Per quanto io sia il primo a chiederti di non conferire troppa importanza al giudizio altrui, è evidente che se la reputazione tua e del tuo salone non è buona:
- farai più fatica a farti “pagare”
- ti riuscirà più difficile conquistare e fidelizzare clienti
- il passaparola funzionerà meno bene
Il famoso magnate americano Warren Buffett, uno degli uomini più ricchi al mondo, afferma che
“Ci vogliono vent’anni per costruire una reputazione e cinque minuti per rovinarla. Se pensi a questo, farai le cose in modo diverso.”
Eccoci qui…
“Farai le cose in modo diverso.”
Quali sono le cose che devi fare in modo diverso?
Ovvero, quali elementi contribuiscono ad alzare o abbassare la tua reputazione?
In ordine rigorosamente sparso…
- LA POSIZIONE fisica del tuo salone
- L’IMMAGINE ESTERNA del tuo salone
- L’IMMAGINE INTERNA del tuo salone
- IL BRAND del tuo salone
- LA TIPOLOGIA DI CLIENTELA del tuo salone
- LA QUALITÀ DEI LAVORI CHE CI ESEGUI dentro
- IL LISTINO PREZZI del tuo salone
- COME COMUNICHI nel tuo salone
- IL TEAM che ti affianca nel tuo salone
- CIÒ CHE DICONO PIÙ SPESSO DI TE e del tuo salone
La lista si può allungare; se vuoi allungala pure con un tuo commento.
C’è una domanda che a questo punto immagino che ti sarai già fatto, o che vorresti farmi:
A CHE SERVE LA REPUTAZIONE?
PER CONQUISTARE CLIENTI MIGLIORI
PER FARTI PAGARE MEGLIO
PER CONTARE SUI MIGLIORI COLLABORATORI
E PER GODERTI CIÒ CHE SEI E CIÒ CHE FAI.
Hanno il bel dirmi che “non conta”.
Essere stimati, riconosciuti, ammirati,
HA TUTTO IL SUO PERCHÉ.
Non a caso Esopo ha descritto in modo ideale un altro “stato” con “La volpe e l’uva”.
Sul web (www.fabulinis.com), a proposito di questa favola, leggo:
“La volpe e l’uva è una favola famosissima, che può dare un insegnamento molto importante: non bisogna disprezzare qualcosa solo perché non lo si può ottenere, come fanno le persone che non ammettono di non riuscire in qualcosa.
Capita a tutti di fallire in qualcosa, ma non per questo bisogna svalutare le cose, o peggio le persone, per dei limiti che sono solo nostri. Piuttosto sarebbe meglio impegnarsi di più per raggiungere l’obiettivo, con molta pazienza e umiltà.”
LA TUA REPUTAZIONE È UN REGALO CHE FAI ANZITUTTO A TE STESSO.
Se è impegnativo ottenerla?
Sì.
Mai quanto il non averla.
La reputazione ti allontana dalla mediocrità.
Ti eleva rispetto alla concorrenza.
Il caro Henry Ford scrisse:
“Non puoi costruirti una reputazione su ciò che pensi di fare.”
Il “fare” fa il paio col “comunicare”.
Ciò che fai e come lo comunichi ti aiuta ad alzare la percezione che hanno di te.
Un beneficio indotto è che, quando la tua reputazione sale, sale anche la percezione dei tuoi lavori.
Per un effetto domino, questo ti porta clientela migliore, che attraverso il passaparola te ne porterà altra simile, e via così.
Senza scordare l’insegnamento di Warren Buffet con cui ho aperto il post, è chiaro e posso ripeterlo:
LA TUA REPUTAZIONE È UN REGALO CHE FAI ANZITUTTO A TE STESSO.
Perché le ho dedicato un articolo?
Perché puoi credermi: nei prossimi mesi – nemmeno “anni”, “mesi” – la tua reputazione impatterà sul tuo business, sulle tue ambizioni, sui tuoi risultati, come mai prima d’ora.
In mezzo all’ostentazione, alla falsità, alle menzogne, ai fake, la tua reputazione ti porterà ad un livello invidiabile.
Come sai, neanche qui, nessuno ti regalerà nulla.
Dovrai scegliere bene quali promesse fare, e mantenerle.
Dovrai meritarti di essere citato come esempio positivo, per qualcuno o in qualcosa.
Dovrai meritarti la fiducia, ed anche darla.
Dovrai essere e dimostrarti concreto, coerente, credibile.
Dovrai imparare a guadagnare denaro attraverso la qualità del tuo lavoro, e non puntando ad esso.
Dovrai essere il tuo stile, più che solo averne uno.
E quando il “devo” diventerà “voglio”, comprenderai perché la tua reputazione sia una delle migliori alleate che puoi avere.