Il settore dell’hair styling in Italia continua a registrare una forte stagnazione.
Il trend di crescita nel primo trimestre 2018 a livello nazionale non supera lo 0,5% e che in Lombardia si attesta appena allo 0,2%. Lo rivela l’indagine realizzata da Unioncamere ed elaborata dalla Camera di commercio di Milano – Monza Brianza – Lodi, sui parrucchieri e i saloni in Italia.
Secondo le associazioni di categoria, una spinta alla ripresa di hairstylist e barbieri arriva dalla formazione. Nello specifico dev’essere una formazione non solo tecnica (taglio e colore) ma orientata soprattutto al marketing e alla comunicazione.
Spazzola e phon infatti non bastano più per far di un parrucchiere un professionista di successo. Una recente analisi restituisce a questo proposito un’immagine del settore sintetizzabile in tre numeri: sei, tre, uno. Ovvero, su dieci saloni di acconciature sei sono in forte difficoltà, tre sono quelli che “vanno avanti” e uno è il salone che, a dispetto del periodo, continua a prosperare, a conquistare clienti, e a crescere per scontrino medio e profitti. La stessa analisi rivela che l’85% dei parrucchieri realizza solo il 15% dei profitti, mentre il 15% di essi ne realizza l’85%.
«Oggi è indispensabile porre sullo stesso piano le capacità imprenditoriali e le competenze tecniche. Bisogna fare marketing con la stessa sicurezza, la stessa passione, gli stessi risultati con cui si esegue un taglio, una piega, un colore, un trattamento. Si deve considerare finito il tempo del “tutto per tutti”. Oggi è necessario avere una differenza forte, ovvero una specializzazione; bisogna poi essere bravi a comunicarla, sia internamente sia esternamente. Occorre definire e attirare la clientela in target, ed infine occorre gestire il team e il salone con attitudine e capacità imprenditoriali».
Parola di Lelio “Lele” Canavero, trainer di impresa specializzato in hair&beauty, da oltre vent’anni al fianco di migliaia di acconciatori, che nell’ultimo anno ha formato oltre 1.000 parrucchieri in tutta Italia.
Clicca qui per leggere l’articolo sulla pagina ufficiale di “Pink and chic”.