Lo so che vi piace poco, eppure il primo problema che incontro nel farvi crescere… siete voi.
Continuate a sottovalutare quello che tutti voi dovreste muovere come primo, fondamentale passo per evolvervi sul serio.
Sapete perché? Perché già non vi piace che sia “il primo passo”.
Vi sentite superiori. Vi sentite meglio di “così”.
“Di certo con la vostra esperienza, con il vostro talento, con le vostre capacità, il primo passo lo avete già mosso!” … è questo che in tanti di voi pensano.
Chi sono io per dirvi che tutti dovreste muovere un primo, fondamentale passo per evolvervi sul serio?!
Voi siete più avanti! … Invece no.
Ho perso il conto dei complimenti che ricevo spesso…parlo in qualità di ALLIEVO, non di maestro.
In qualità di maestro, ci sono due unità di misura.
La più credibile sono i RISULTATI.
Se i miei allievi realizzano in buona parte risultati eccellenti, allora significa che sono un buon maestro.
Ed essere un buon maestro non comincia dal “saper insegnare”.
Essere un buon maestro comincia dal MERITARSI GLI ALLIEVI MIGLIORI.
Ti è chiaro che vale lo stesso per te? Già: devi meritarti i clienti migliori. Meritarteli!
Essere un buon maestro comincia dal MERITARSI GLI ALLIEVI MIGLIORI.
POI viene il momento di insegnare loro come evolversi. POI.
Ora, abbiamo detto che la prima unità di misura sono i risultati dei miei allievi…
La seconda unità di misura per valutarmi in qualità di “maestro”, è soggettiva, riguarda me.
Perché io sono assolutamente in grado di valutare quanto valgo come maestro.
So dove sono nettamente superiore ai miei competitors… so dove invece posso migliorare.
So compararmi. So quanto valgo, so perché.
Eccola: si chiama “Consapevolezza” e i miei MIGLIORI Allievi la conoscono bene.
Non a caso è proprio la consapevolezza professionale quel “PRIMO PASSO” di cui scrivo qui.
Torniamo in tema. Poco sopra scrivevo che “ho perso il conto dei complimenti che ricevo spesso”.
Parlo di complimenti che ricevo in qualità di “ALLIEVO”, non di “maestro”.
Sai che sono molto sensibile in tema di “umiltà”.
Specifico spesso che se non sei umile non vai da nessuna parte… se sei troppo umile, NEANCHE.
… Ebbene, cosa fa di me un Allievo spesso citato ad esempio dai “maestri” che frequento?
La mia consapevolezza professionale. Rieccola.
Se non sai cosa sia… se ti stai aspettando che adesso te lo scriva… rimarrai deluso.
Se vuoi approfondirla, non hai che da diventare parrucchiere imprenditore.
Ieri sera ho raccontato come puoi farlo, oltre che “perché”.
Se ti interessa, trovi tutto qui…. Ancora per poco in verità, almeno alle condizioni attuali. Sta arrivando il momento di aumentarne il prezzo…. Settimana prossima deciderò quando accadrà.
Diventando Parrucchiere Imprenditore, aumenti la tua consapevolezza professionale.
È questo il primo, fondamentale passo per evolverti sul serio.
Alcuni parrucchieri sono in letargo praticamente tutto l’anno.
In troppi, invece, si sono seduti sull’allentamento del lockdown e sul lavoro che sta portando la ripresa delle cerimonie. Come fosse “per sempre”.
Altri invece, pur lamentandosi perché non sono dove vorrebbero, continuano a cercare scorciatoie.
Serve chiarire che c’è chi non sta capendo un granché della rivoluzione che è in atto nel vostro mercato.
C’è chi si definisce ottimista quando in realtà è incosciente, e crede che per salvare il paese allenteranno i controlli e la battaglia contro il nero (te lo assicuro: non accadrà).
C’è chi continua, imperterrito, a pensare che per guadagnare di più serva lavorare di più… o ancor peggio che ci si debba accontentare…
Come se si potesse imporre di “accontentarsi” ai concorrenti ambiziosi, ai clienti esigenti, ai collaboratori migliori.
Cambierà tanto, quasi tutto.
Vinceranno solo gli Imprenditori della Bellezza.
Quelli veri, non quelli che si pavoneggiano sui social, salvo essere in rosso in banca o con l’agenzia delle entrate che bussa alla loro porta.
Quelli veri, non quelli che sanno solo lamentarsi delle tasse ma non hanno la benché minima idea di quante ne pagano e del loro vero problema: la bassa qualità dei loro incassi.
INSISTO: vinceranno gli Imprenditori della Bellezza.
Quelli CONSAPEVOLI che è arrivato il momento di padroneggiare TRE LEVE:
E che per farlo servono Metodo e Atteggiamento.
Eccoci: siamo al dunque, al cuore dell’articolo.
Semplificando,
L’ATTEGGIAMENTO È IL MODO IN CUI AFFRONTI LA VITA.
Il modo di porsi emotivamente e fisicamente davanti a ciò che accade, o “ti” accade.
Il modo in cui ti poni a difficoltà o ad opportunità.
Il modo in cui interpreti situazioni, eventi, persone.
Il modo in cui valuti te stesso, te stessa.
Atteggiamento e Consapevolezza sono fortemente connessi.
La tua Consapevolezza Professionale ispira ogni tuo Atteggiamento, proprio come il tuo Atteggiamento finisce per evolvere la tua Consapevolezza Professionale.
All’Atteggiamento ho dedicato una parte sostanziosa della mia vita.
Quando affermo di essere stato il primo allievo di me stesso, intendo soprattutto che ho lavorato tantissimo sul mio Atteggiamento.
E continuo a notare che tanti Imprenditori della Bellezza o aspiranti tali, dovrebbero fare lo stesso per migliorare il proprio.
Al che ti domando: cosa vuoi chiedermi sull’Atteggiamento?
Tanti miei Allievi confermano che da me hanno imparato molto, oltre che dal sistema di marketing per parrucchieri che insegno, anche dalla mia capacità di Scegliere Atteggiamento.
Perciò:
COSA VUOI CHIEDERMI SULL’ATTEGGIAMENTO?
Nella seconda sessione mattutina del live, i Parrucchieri PRO parlano di Numeri e di “Strategia di Pricing”, ovvero di come trasformare il proprio listino in uno strumento di marketing e di vendita.
Nel primo VideoTraining dei cinque che hanno a disposizione, i Parrucchieri Imprenditori approfondiscono il marketing da prospettive praticamente introvabili; a un certo punto si trovano di fronte a questo assioma: “fare marketing significa comprare clienti”.
Ne abbiamo parlato anche nel webinar dell’8 giugno, anche se chiaramente senza neanche sfiorare i preziosi contenuti che puoi trovare in Parrucchiere Imprenditore o in Parrucchiere PRO.
La domanda resta quella del titolo: QUANTO TI COSTA ACQUISIRE UN CLIENTE?
Ti avviso, c’è il trabocchetto.
Hai provato a rispondere?
Prova a farlo. Può aiutarti a metterti alla prova, a capire se sai davvero o se pensi di sapere… e soprattutto se sai la cosa giusta, o quella sbagliata.
A far teoria son tutti fenomeni, ma annuire è facile, fare e dimostrare… molto meno.
Hai risposto? Bene, procediamo.
Anzitutto il trabocchetto è che TU NON DEVI COMPRARE CLIENTI (se stai pensando “ah lo immaginavo” sei nei guai).
Quello che devi fare è COMPRARE CLIENTI IDEALI.
Puoi credermi o non credermi, ma il detto “più lavori, più guadagni” è una cavolata immensa.
Gli fa compagnia “più clienti hai, più guadagnerai”, niente di più falso.
Ti sei chiesto perché MIGLIAIA di tuoi colleghi lamentano che “lavorano tanto ma non guadagnano mai abbastanza”???
Molti di loro lavorano tanto… e lavorano male.
Il primo modo per “lavorare male” consiste nell’avere in salone LA CLIENTELA SBAGLIATA.
“E come fai a decidere quale clientela sia giusta?”
… È questo che impara a capire chi mi dedica tempo e denaro.
Negli anni ho dimostrato, senza alcun dubbio, che spesso SE VUOI GUADAGNARE DI PIÙ DEVI LAVORARE “MEGLIO”, E PER LAVORARE “MEGLIO” DEVI AVERE LA CLIENTELA GIUSTA.
Non solo: molti Parrucchieri PRO ed Allievi Avanzati possono confermare che HANNO COMINCIATO A GUADAGNARE DI PIÙ… QUANDO HANNO PERSO CERTI CLIENTI.
Quando li hanno lasciati andare.
NO, I CLIENTI NON SONO TUTTI UGUALI.
Proprio come i soldi: non sono affatto “tutti uguali”.
Per esempio…
Fare 1000 euro in tagli quanto ti rende?
Fare 1000 euro in pieghe quanto ti rende?
Fare 1000 euro in colori quanto ti rende?
Fare 1000 euro in trattamenti quanto ti rende?
Ci sono miei colleghi che ti invitano a “fermarti” al costo al minuto, ovvero quanto ti costa tenere aperto il salone…
INVECE, IL PREZZO AL MINUTO LO ABBIAMO CREATO IO E DAVIDE DEL MEDICO, e posso assicurarti che calcolarlo cambia completamente tutto.
Nessuno, qui, può dirti che il “break even point”, o “punto di pareggio” del salone, non conti nulla.
Semmai ti esorto a capire che devi spingerti oltre.
QUANDO I CONTI DEL SALONE NON TORNANO, si possono intendere due cose.
QUANDO I CONTI DEL SALONE NON TORNANO, spesso, il problema sta nei clienti.
NEI CLIENTI CHE HAI… E IN QUELLI CHE NON HAI.
Non a caso, ai miei Allievi insegno quello che io ho definito “il paradosso del marketing”: FARE MARKETING SIGNIFICA ANZITUTTO SCEGLIERE QUALE CLIENTELA VOGLIAMO AVERE, E POI AIUTARE QUESTA CLIENTELA A SCEGLIERE NOI.
Perciò la domanda corretta è: QUANTO TI COSTA ACQUISIRE UN CLIENTE IDEALE?
Se hai una buona marginalità sulle tue proposte, puoi investire bene sul tuo marketing.
Se puoi investire bene sul tuo marketing, riuscirai ad attrarre la clientela che tu consideri “ideale”.
Se riesci ad attrarre la clientela che tu consideri “ideale”, i conti torneranno sempre di più, e in breve tempo il tuo marketing performerà sempre meglio, perché spesso: CLIENTE IDEALE GENERA CLIENTE IDEALE
(è così che funziona davvero il passaparola, soprattutto oggi; non come suppongono certi imprenditori modello “secolo scorso”).
Non annuire, riflettici sul serio. Perché quello che sto per scriverti non lo leggerai ovunque.
IL TUO LISTINO DEVE ESSERE PROGETTATO PER AIUTARTI AD ACQUISIRE CLIENTI IDEALI.
Bene, mi pare sia tutto.
Ai soliti criticoni che affermano: “sì ma lele non mi ha detto come devo fare”, rispondo in due modi.
PS: siete in oltre OTTOMILA, nel gruppo Imprenditori della Bellezza.
Due terzi di voi non sono miei clienti.
Ogni articolo del mercoledì propone preziosi spunti di riflessione…
FATENE IL MIGLIOR USO POSSIBILE!