Quando mi sono inventato i tre alibi dei mediocri – “non ho tempo”, “non ho voglia”, “non ci riesco” – avevo valutato di inserire “non ho soldi” come quarto alibi, poi ho scelto di lasciarlo fuori dal trio. In questo post scoprirai perché io l’abbia fatto e capirai quanto affermarlo sia spesso un errore pericoloso.

  • Parleremo di budget, di listino, di convinzioni sbagliate e limitanti.
  • Parleremo della differenza fra coraggio ed incoscienza.
  • Parleremo di come, quando e quanto devi investire se vuoi evolverti in Imprenditore della Bellezza.

Sono cinque illuminanti concetti.

(1) PERCHÉ “NON HO SOLDI” NON FIGURA FRA GLI ALIBI DEI MEDIOCRI.

L’ho scritto chissà quante volte, non è vero che non fate i corsi perché non avete i soldi: non avete soldi perché non fate i corsi (giusti).

La domanda che ti devi fare è una sola: perchè non ho soldi? Perchè faccio meno soldi di quanti ne meriterei?

Capire qual è il problema è l’unica opzione valida per arrivare a risolverlo.  Se ce la metti tutta nel fare le cose sbagliate, oppure se non fai nulla e resti in attesa che le cose cambino da sole, allora è facile ritrovarsi senza soldi.

  • Se hai mal di denti vai dal dentista, non stai lì a soffrire, né cerchi di sistemarti il dente da solo.
  • Se hai fame, invece, puoi scegliere se andare al ristorante o se imparare a cucinare, non smetti di mangiare.
  • Se decidi di avere dei figli, non li cedi a qualcuno affinché te li educhi e te li renda fra diciott’anni. Magari ti fai aiutare, certo, ma ti informi, ti formi, sperimenti, per essere un buon genitore.

E CON IL MARKETING? DEVI IMPARARNE I FONDAMENTI.

Devi saper distinguere una Strategia da una Tattica. Devi imparare a padroneggiare quel 20% di conoscenze che ti consentirà di delegare al meglio l’80% di attività che qualcun altro dovrà fare per te. Se sbagli col marketing – e “non farlo” equivale a “sbagliarlo” – togli forza al tuo talento. Idem se lo deleghi male: prova ne è che alcuni vostri colleghi, che pensano di poter delegare il loro marketing, si ritrovano ad essere cornuti e mazziati perché pagano qualcuno che, spesso in buona fede, li fa sbagliare.

“Come è possibile?!” pensano tanti parrucchieri “Se si propongono per fare marketing sapranno ben farlo!”

È possibile per due motivi:

  1.  Perché non conoscono abbastanza le dinamiche del vostro mestiere.
  2.  Perché aggiornarsi costa, e non tutti i consulenti/formatori hanno disponibilità per farlo.

Il bello è che, uno, puoi imparare a pensare al tuo marketing. Due, ti costerà meno di quanto pensi. Del resto non è che quando hai finito la scuola e magari hai preso il diploma, sei passato dall’altra parte della cattedra e ti sei messo ad insegnare! Ma sapevi un sacco di cose, proprio come puoi fare con me.

(2) ERRORI DI LISTINO

Quando parlo di listini stagionali, in mezzo ai pochi che si interrogano sul perché e sul come farli, una folla di tuoi colleghi fa sarcasmo da quattro soldi dimenticando che ha gli stessi prezzi da qualche anno, il che significa che guadagna molto meno. Per non parlare di “adesso”, visti i rincari delle bollette. Ma la folla farà esattamente ciò che non va fatto: aumenterà di punto in bianco, giustificando l’aumento col rincaro delle bollette.

DOPPIO ERRORE ed è inutile mettersi qui a descrivere le conseguenze.

Conosci il legame che unisce il tuo marketing al tuo listino? È presto spiegato.

SE HAI IL LISTINO SBAGLIATO FARAI FATICA A FARE IL MARKETING GIUSTO.

Contrariamente a quanto la folla crede, non è l’incasso che devi far crescere per primo è IL PROFITTO, che deve crescere meglio e più in fretta dell’incasso.

Ora le domande sono:

  1. Come si fa a capire se il listino sia giusto o sbagliato?
  2. Come si fa a renderlo “giusto”?
  3. Se i corsi non servono, immagino sia inutile che io mi metta qui a spiegarlo o no?!

Serve fare un listino che favorisca il marketing, attraendo nuova clientela e fidelizzando quella abituale, possibilmente creando i presupposti per alzare la fiche media. Leggi con attenzione questo mio assioma (ti aiuterà a fare o a capire come ti posso essere utile):

“Il listino ti deve aiutare ad attrarre clienti, non solo a comunicare quali prezzi fai”

(3) ERRORI NELLA DEFINIZIONE DEL BUDGET DA INVESTIRE

Pochi giorni fa sono stato ospite presso la sede Maletti di Scandiano. Dal 1936 Maletti è design, innovazione e tecnologia negli arredi per parrucchieri Made in Italy. Conversando con Monica Borghi, Sales Director di Maletti, mi ha detto: “Capita spesso che si chiedano se interpellarci, supponendo che siamo cari; poi si accorgono che siamo la migliore opzione per investire quel budget che loro stessi avevano quantificato”.  Monica mi ha accompagnato in giro per l’esposizione, mostrandomi soluzioni davvero senza tempo quando invece, certi allestimenti di loro concorrenti, dopo pochi anni, sono evidentemente “vecchi”.

La domanda è chiara: chi ha davvero “risparmiato”?

La lezione di Monica si può adattare ad ogni direzione: da quando è la clientela a dover scegliere il suo parrucchiere, fino a quando è il parrucchiere a dover scegliere un suo fornitore. Già altrove ho scritto che, troppo spesso, partite con l’intenzione di acquistare il miglior corso e poi finite per farvi propinare quello più a buon mercato, che chiaramente si rivelerà INUTILE e ben lontano da ciò di cui avevate bisogno. Continuerò a gridarlo: nessun imprenditore può permettersi il lusso di ragionare da povero. Se ragiona da povero, lo diventa.

Quando affermo che ognuno di noi ha la clientela che si merita, invito non solo me stesso, ma te che mi leggi, ad osservare la tua clientela: farai in fretta a capire se ti devi dare una pacca sulla spalla o un buffetto sulla guancia.

(4) LA DIFFERENZA FRA ESSERE CORAGGIOSI ED ESSERE INCOSCIENTI

Se un esperto nuotatore che si tuffa abitualmente da un trampolino, sceglie di tuffarsi da una scogliera, conoscendo il fondo, è coraggioso.

Se a tuffarsi è qualcuno che vuole solo fare bella figura con gli amici, ma non si è mai tuffato in vita sua, né ha mai nuotato in quelle acque, è un incosciente.

C’è un motivo se un parrucchiere su due apre e chiude entro il primo anno di attività: entrambi possono essere definiti coraggiosi per avere aperto, ma se ignorano come muovere le tre leve degli Imprenditori della Bellezza, Marketing, Numeri e Persone, allora sono incoscienti, non coraggiosi.

  • È coraggioso chi sfida le vecchie abitudini, mai come oggi pericolose, di puntare tutto su prezzi bassi e passaparola.
  • È coraggioso chi comprende che, fra le ore che dedicherà al lavoro, dovrà inserire quelle per occuparsi di Marketing, Numeri, Persone.
  • È coraggioso chi sceglie di investire il suo budget, alto o basso che sia, per caratterizzare il proprio salone, curarne i dettagli, e rendere visibile, riconoscibile, autorevole, il proprio modo di lavorare.

C’è una frase che ti voglio regalare oggi: “Ad ogni differenza il suo budget, col secondo ad ispirare la prima”. Si parla tanto di posizionamento e specializzazione,  spesso a sproposito. Oggi meno che mai si può pensare di poter fare le nozze con i fichi secchi.

  • se hai il budget che serve, puoi aprire un certo tipo di salone e cercare di attrarre la clientela ideale.
  • se quel budget non ce l’hai, semplicemente non puoi attrarla.

Non a caso i Parrucchieri PRO, dopo aver definito la propria Bussola, lavorano sulla Fortezza e sulle sue quattro Torri. La quarta Torre della Fortezza è quella delle Risorse:

  • Risorse Umane
  • Risorse Temponomiche
  • Risorse Economiche

“Quello è partito da zero” può essere vero, solo occorre capire come abbia fatto. Sii onesto, equilibrato, imparziale.

  • Quello che puoi allestire è il salone ideale per accogliere la clientela che hai in mente?
  • Il listino che hai progettato è allineato al salone?
  • L’esperienza esclusiva che fai vivere è unica, memorabile, suggestiva?
  • Il tuo modo di comunicare ed il tuo stile confermano le aspettative della clientela ideale?

Niente nozze coi fichi secchi.

(5) COME, QUANDO, QUANTO INVESTIRE PER FAR PROSPERARE LA TUA ATTIVITÀ

Non hai soldi da investire? E allora chiudi, o non aprire. Lo so che ti sembro brutale. Credimi, i problemi che generano debiti e difficoltà economiche, lo sono molto di più. Provarci in modalità “gratta e vinci”, oggi, è davvero da incoscienti.

SCEGLI CON CURA COSA INTENDI FARE, DOVE TI DEVE PORTARE, COME PENSI DI ARRIVARCI.

“Cosa, Perché, Come”, ne parlavo giusto due giorni fa con i nuovi Allievi Avanzati, nella coaching call di benvenuto riservata a loro. Cosa vuoi ottenere, Perché vuoi ottenerlo, Come pensi di riuscirci. Nell’ordine:

  • Se hai un budget di 500 euro da investire in formazione, acquista Parrucchiere Imprenditore e programmati quindici ore in un mese (ce ne sono oltre 700, significa che dovrai investirne appena il 2%) per goderti i VideoTraining che ho preparato per te.
  • Se hai un budget da 1500 euro da investire in formazione, scegli di diventare Parrucchiere PRO.
  • Se hai budget ed ambizioni ancora più importanti, chiedi informazioni su come far parte dei miei Allievi Avanzati.

E ricordati che la regola non è solo “investi quanto puoi”. La regola è: INVESTI QUANDO PUOI. Perché quando sarai in difficoltà, non avrai né il denaro, né la testa, per risollevare la situazione.

  • Sono in pochi coloro che decidono di mettersi in gioco scommettendo tutto… appena in tempo.
  • Sono in troppi coloro che aspettano troppo, fino al giorno in cui non potranno più muoversi.

Investi quando puoi. Investi bene.

INVESTI NON SOLO IL DENARO, MA ANCHE IL TEMPO PER FARLO FRUTTARE AL MEGLIO!

Fra le cose che ho fatto in questi giorni ci sono i video di presentazione delle nostre proposte: da Parrucchiere Imprenditore a Parrucchiere PRO, dai VIP agli Allievi Avanzati.

TU ogni quanto ti dedichi a migliorare la presentazione delle tue proposte mediante video, o immagini, o testi? Ogni quanto intendo: “ogni mese, stagione, quadrimestre”? E quanto tempo impegni: “un’ora, tre ore, una giornata”?

Supponiamo che tu, in questi giorni, abbia dedicato un paio d’ore alla definizione dell’offerta riferita alle nuove voci che hai inserito nel tuo listino inverno, che stai per lanciare.

Due ore… Come le definiresti?

Molti tuoi colleghi lo chiamerebbero “STUDIARE”.

Come se “studiare” fosse diverso da “lavorare”.

Non a caso affermano che NON HANNO TEMPO PER STUDIARE, DEVONO LAVORARE.

L’immagine dei primitivi che spingono un carretto con ruote quadrate e non hanno tempo di ascoltare chi gliele propone rotonde, per quanto sia sciocca, descrive molte realtà contemporanee.

  • Chi ha il marchio sbagliato fa una faticaccia tripla, o peggio guadagna meno di quanto potrebbe
  • Chi ha il listino sbagliato fa una faticaccia tripla, o peggio guadagna meno di quanto potrebbe
  • Chi spreca le proprie vetrine fa una faticaccia tripla, o peggio guadagna meno di quanto potrebbe
  • Chi non rende esclusiva l’esperienza del cliente in salone fa una faticaccia tripla, o peggio guadagna meno di quanto potrebbe
  • Chi comunica male sui social fa una faticaccia tripla, o peggio guadagna meno di quanto potrebbe
  • Chi è introvabile su Google fa una faticaccia tripla, o peggio guadagna meno di quanto potrebbe e potrei continuare.

Chissà quante volte ho affermato che no, fare le cose con passione non è abbastanza, perché se fai con passione le cose sbagliate sarai soltanto più stanco e meno ricco. Occorre fare con passione le cose giuste.

#MettercelaTutta nel #FareleCoseGiuste: è il mantra degli Imprenditori della Bellezza.

Non a caso il primo passo che ti invitiamo a fare è SMETTERE DI FARE LE COSE SBAGLIATE perché più o meno consapevolmente, tanti tuoi colleghi che si impegnano come pazzi sbagliano. Non sanno farlo e sono convinti di fare bene.

Altri, invece, affermano che “lavorano già abbastanza e non gli va di perdere tempo a studiare, hanno anche una vita”.

Eccola qui, la trappola.

È come quando durante il tour, o nel mio libro, scrissi che a volte serve : “FARE UNA PIEGA IN MENO E PRENDERE UN APERITIVO IN PIÙ“.

Anche lì, sai quante volte mi son sentito dire “non ho tempo per l’aperitivo, quando stacco dal salone voglio solo correre a casa da (…)”. Il senso del “fare una piega in meno” era proprio quello di continuare a mantenere intatte le ore dedicate al lavoro, impegnandosi a fare ciò che va fatto, e non ciò che si pensa di “dover fare”. Lo stesso vale per lo studio! Nessuno ti chiede di “lavorare e POI studiare” anzi, io ti chiedo di CONSIDERARE LO STUDIO COME PARTE PORTANTE DEL TUO LAVORO.

Smettila di considerarle due cose separate e di metterle in competizione.

TU SEI CIÒ CHE FAI DI CIÒ CHE SAI ergo devi saper distinguere le cose giuste da fare e quelle sbagliate.

Non a caso in #ParrucchiereImprenditore ho insegnato nell’ordine:

  • com’è cambiato il mestiere di parrucchiere negli ultimi anni e come marketing e web lo cambieranno ancora nei prossimi anni
  • quali sono le convinzioni di cui ti devi assolutamente liberare
  • quali sono gli errori che devi smettere di commettere

cosa delegare e cosa no, diventando Specialista di Strategia

  • come creare il tuo Progetto d’Impresa e metterlo al sicuro rispetto all’evoluzione del mercato

In quattro concetti:

  • smettere di fare le cose sbagliate
  • concentrarsi sul fare quelle giuste
  • saper distinguere le une dalle altre
  • sentirsi in grado di poterle fare (e sapere come)

Ti faccio un solo ed unico esempio di quanto “studiare” in realtà sia parte del lavorare, e possa far funzionare meglio te ed il tuo salone.

Sai dirmi perché parte della tua clientela abituale non fa certi trattamenti?

Quella che a prima vista può sembrare “una domanda”, in realtà è UNA LISTA DI CONTENUTI.

Prendi un foglio di carta, o se preferisci apri il programma di videoscrittura che usi abitualmente.

Ora butta giù un elenco di tutte le motivazioni che possono spingere un/una cliente potenziale a NON fare quel colore, o quel trattamento.

  • Cosa li preoccupa?
  • Di cosa hanno paura?
  • Quali precedenti esperienze negative potrebbero avere avuto?
  • Hanno sufficienti informazioni?
  • Conoscono davvero quale problema risolverebbero?
  • Conoscono davvero quale beneficio otterrebbero?

Da qui butta giù un elenco con tutti i “perché” ti potrebbe dire di no, in seguito chiediti quali contenuti puoi preparare per aiutarli a superare da soli questi “ostacoli”. Può trattarsi anche solo di qualcosa che chiederai o affermerai in fase di proposta, o durante un servizio, o alla cassa. Annotati quali domande puoi fare ad ogni cliente nuovo che entra: riceverai un sacco di informazioni aggiornate, potrai integrare la tua lista e soprattutto saprai cosa chiedere o cosa dire alla clientela per aiutarla a scegliere quel colore o quel trattamento.

Adesso dimmi, questo tempo lo hai trascorso a studiare o a lavorare?!

Non pensi anche tu che la qualità del tuo lavoro e dei risultati che esso produrrà, riceverà l’influsso benefico di questo tuo “studio”?

STUDIARE È PARTE DEL LAVORARE.

Smettila di metterli in contrapposizione.

STUDIARE TI AIUTA A LAVORARE MEGLIO.

Organizza bene il tempo che trascorri “sui” capelli e riuscirai a trovarne un sacco da dedicare a quello “studio” che non è altro se non un modo diverso di lavorare.

Non è solo il lavoro che nobilita l’uomo: è anche lo studio che nobilita il lavoro.

E se vuoi fare un buon lavoro, comincia da studiare per diventare #ParrucchiereImprenditore!

VENERDÌ 7 GENNAIO È L’ULTIMO GIORNO per ottenere questo splendido format al prezzo di lancio.

Con meno di un’ora un giorno sì e un giorno no, o se preferisci con mezzora al giorno, IN UN SOLO MESE ti ritroverai a LAVORARE MEGLIO DI SEMPRE. “Studiare” Parrucchiere Imprenditore è probabilmente il modo migliore per lavorare meglio e ottenere di più da tutto l’impegno che ci metti.

Se vuoi saperne di più, clicca qui: https://parrucchiereimprenditore.it

PS: perché fare la figura dello sciocco e spendere molto, ma molto di più dal 8 gennaio in poi quando entro il 7 hai modo di assicurarti #ParrucchiereImprenditore al prezzo di lancio?

 

Ogni volta che qualcuno sminuisce il lavoro di un parrucchiere, mi viene voglia di chiedergli “PERCHÉ NON PROVI TU AD APRIRE UN SALONE?

Del resto mica devi essere per forza un parrucchiere: non è così inusuale che un socio di capitali assuma chi sa fare capelli ed apra un salone… DUNQUE?!

 

Chi pensa sia facile, perché non prova a farlo?

 

  • Chi pensa sia facile meritarsi la stima e il rispetto della clientela
  • Chi pensa sia facile farsi spazio in mezzo a mille mila concorrenti
  • Chi pensa sia facile far capire alla gente la differenza fra un taglio che dura e un taglio che fra una settimana sarà da ritoccare…
  • Chi pensa sia facile fare un effetto colore, curare un’anomalia, gestire un’imperfezione del viso

 

Mentre lo Stato ti chiede sempre di più… e intanto fa sempre di meno per proteggerti.

Mentre i collaboratori non si trovano… e per le istituzioni hanno solo diritti e quasi mai doveri.

Mentre le aziende ti vendono lo shampoo… ad un prezzo più alto di quello a cui lo propongono sul web al cliente finale.

Mentre gli abusivi ti prendono in giro… perché loro si beccano il reddito di fannullanza e intanto lavorano a nero per le case.

 

PROVATECI VOI.

 

Voi che li mettete tutti sullo stesso piano, quando invece ci sono parrucchieri e parrucchieri.

 

  • Come ci sono professionisti capaci o incapaci, onesti o disonesti…
  • Come ci sono imprenditori capaci o incapaci, onesti o disonesti…
  • Come ci sono impiegati capaci o incapaci, onesti o disonesti…

 

Guarda un po’, vale anche per i parrucchieri!

 

Parrucchieri… che:

  • se vanno in ferie “del cliente se ne fregano”
  • se non ci vanno “pensano solo ai soldi”
  • se non guadagnano “sono ignoranti incapaci”
  • se guadagnano “chissà se pagano le tasse”

 

Pensate sia semplice fare i parrucchieri, aprire saloni, creare clienti, trovare e pagare dei collaboratori?

 

PROVATECI VOI

 

Poi ne parliamo.

 

Tutta la mia stima a chi, anche facendo buon uso di ciò che insegno, si sta evolvendo da parrucchiere a Imprenditore della Bellezza.

E studia. Si impegna.

Prova, sbaglia, rimedia, migliora.

 

Tutta la mia stima ai parrucchieri che stanno insegnando a tanti imprenditori cosa significhi distinguersi sul mercato, fare marketing, conquistare e fidelizzare i clienti, far tornare i conti.

 

Orgoglioso di essere al vostro fianco, da venticinque anni, e chissà per quanti altri ancora.

Orgoglioso di VOI.

 

Buon Lavoro.

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