Mi chiedete spesso consigli su come conquistare nuova clientela… eccomi qui: provateci/provaci così.
  • PRIMA MOSSA
Definisci in dettaglio una tipologia di clientela che ti piace l’idea di avere in salone.
Ho scritto: “definisci in dettaglio”.
E aggiungo: “definiscila bene”.
Per esempio, quando i tuoi colleghi affermano solo che “vogliono clienti che possono spendere”, non stanno affatto seguendo queste mie istruzioni.
A volte chi scrive “voglio clienti che possono spendere” dovrebbe prima chiedersi:
  • IL MIO SALONE È IDEALE PER “LORO”?
  • E IL MIO LISTINO?
  • E IL MIO BRAND?
Definire bene la clientela è già fondamentale e lo diventerà ancora di più nei prossimi anni.
Quando definisci un pubblico a cui fare una proposta, devi specificare bene a chi ti rivolgi, o il tuo messaggio passerà inosservato.
Definisci in dettaglio una tipologia di clientela che ti piace l’idea di avere in salone:
  • uomo o donna?
  • età?
  • professione?
  • preferenze?
  • perché, quando, quanto, dovrebbe venire da te?
  • scegliendo te, cosa vuole evitare?
  • scegliendo te, cosa vuole ottenere?
  • scegliendo te, chi vuole diventare?
  • cosa senti di poterle promettere, in un aggettivo, o in un sostantivo, o in un verbo?
  • SECONDA MOSSA
Quali sono i motivi per cui questa clientela che hai appena definito in dettaglio, oggi NON viene da te?
Devi scegliere da uno a massimo tre motivi.
Ogni mossa è importante, questo è chiaro… ecco, diciamo che questa lo è ancora di più!
Specifica bene da uno a tre motivi per i quali, oggi, questa clientela che hai appena definito in dettaglio NON viene da te.
  • TERZA MOSSA
Qui si tratta di trovare la migliore risposta ad una domanda…
A questo punto chiediti:
QUAL È LA SOLA ED UNICA INFORMAZIONE, LA PIÙ IMPORTANTE DI TUTTE, CHE PUÒ SPINGERE LA CLIENTELA CHE HO SCELTO, A VENIRCI A PROVARE?
Molto spesso, quando vi chiedo perché la clientela dovrebbe scegliere voi in mezzo a tanti, mi fornite parole un po’ generiche, troppo simili fra loro.
La domanda che ti devi fare SEMPRE, quando scegli un termine che ti rappresenta, è “PERCHÉ”.
Intendo, “perché” è così importante questo termine.
  • QUARTA MOSSA
Scrivi un post.
Puoi scriverlo e pubblicarlo su un social, sul tuo sito, in un pieghevole che puoi distribuire in svariati modi.
Ecco come scriverlo nel miglior modo: se vuoi dei risultati, segui lo schema.
Scegli un titolo accattivante.
Poi specifica a chi ti rivolgi.
Chiarisci perché fanno bene ad “ascoltarti”, a fare ciò che gli stai per proporre…
e infine scrivi la tua call to action – cosa vuoi che facciano –
e nel “PS” finale riporta il recapito, UNO SOLO, che vuoi che utilizzino se vogliono richiedere informazioni.
  • IL LAVORO È COMPLETO.
Non ti resta che verificare se arriveranno dei risultati.
Può tornarti utile il mio esempio?
Supponiamo che sia io a voler fare quello che ho appena suggerito a te…
(mia) PRIMA MOSSA
Voglio scrivere un post a parrucchieri che hanno almeno due o tre collaboratori, con un marchio anonimo, sui 30/40 anni.
Voglio invitarli a valutare di diventare miei allievi.
Scegliendo me,
possono evitare di spendere male in formazione
possono guadagnare di più lavorando meglio
possono evolversi in Imprenditori della Bellezza
Posso promettere loro che gli consegnerò un vero e proprio Sistema di Marketing, che potranno seguire step by step e personalizzare in base alle loro caratteristiche ed ambizioni. In una parola, “EVOLUZIONE”.
(mia) SECONDA MOSSA
Parto dal presupposto che non vengano da me per due motivi su tutti: “ignoranza” e “scetticismo”.
“Ignoranza” intesa come mancanza di conoscenza: mettono me nel calderone dei formatori, quando in realtà io sono prima imprenditore, nell’Hair&Beauty, e poi formatore.
“Scetticismo” perché partono prevenuti, pieni di preconcetti spesso basati sul nulla.
(mia) TERZA MOSSA
QUAL È LA SOLA ED UNICA INFORMAZIONE, LA PIÙ IMPORTANTE DI TUTTE, CHE PUÒ SPINGERE LA CLIENTELA CHE HO SCELTO, A METTERMI ALLA PROVA?
“SISTEMA”.
Chi vuole diventare Imprenditore della Bellezza deve superare i limiti della conoscenza. Non ha tanto bisogno di “sapere”, quanto di “saper fare”, di ricevere ISTRUZIONI PRECISE per passare all’azione.
(mia) QUARTA MOSSA
Non mi resta che scrivere il post. 
Voilà, ecco fatto.
Non ti resta che provare.
Chiaramente, se sei mia allieva avanzata, mio allievo avanzato, questo lavoro lo faremo insieme.
Metteremo al lavoro Anna Sobrero sia per ispirare gli #AllieviAvanzati, sia per correggere i loro post.
E anche tu, comunque, potrai far subito tesoro di un’ottima opzione per conquistare nuova clientela.

Ecco, a proposito di questo.

Ci sono almeno cinque opzioni sulle promesse che un imprenditore può fare alla clientela.

  • La prima consiste nel non farne.
  • La seconda consiste nel farle e non mantenerle.
  • La terza consiste nel farle e mantenerle.
  • La quarta consiste nel farle e garantirle.
  • La quinta consiste nel superarle.

Chissà qual è il tuo modo di gestire le promesse oggi

Se vuoi scrivimelo nei commenti.

Le promesse possono aiutarti sia a conquistare la clientela, sia a fidelizzarla.

Ogni #ParrucchierePRO impara a mettere per iscritto la propria #PromessaPotente, che è il riflesso della sua Filosofia Strategica.

Perché ti ho scritto tutto questo?

Ti rispondo attraverso un altro esempio.

Ogni volta che un-a cliente entra in salone da te, fino al momento in cui se ne esce a fine lavoro, ci sono una serie di scelte da fare.

Dal modo di salutarla quando entra… al modo di proporre… al modo di “servirla” al lavatesta prima e alla poltrona poi… fino alla verifica del lavoro e del suo livello di soddisfazione… alla gestione del pagamento alla cassa… al modo di congedarla quando esce.

QUATTRO PARRUCCHIERI SU CINQUE sbagliano più cose durante queste fasi.

Un errore su tutti: proporre chiedendo al-alla cliente:

“COSA DEVE FARE?”

Veniamo al dunque.

Sapere come gestire le promesse, si può definire “formazione”?

Sapere come gestire ogni momento in cui il-la cliente è in salone, si può definire “formazione”?

È un po’ come dire che tu “fai capelli”.

Punto.

Senza star lì a chiarire se li stai ricostruendo… se li stai tagliando, o colorando… se stai facendo uno shatush, un bronde, un balayage, delle extension.

L’ERRORE DI SBATTERE TUTTO DENTRO AD UN CONTENITORE CHIAMATO “FORMAZIONE”.

Ci sono cose che non devi “sapere” e basta.

DEVI SAPERLE FARE. Che è diverso.

Non ti serve soltanto “conoscere”.

TI SERVONO ISTRUZIONI.

Precise, specifiche, dettagliate.

PER UN MOTIVO “NUOVO” SU TUTTI.

Fino a qualche anno fa, chi doveva prestare attenzione ai DETTAGLI che fanno la differenza?

I PARRUCCHIERI CON I SALONI PIÙ IMPORTANTI.

Oggi, invece,

OGNI CLIENTE È ESIGENTE.

È finito il tempo degli improvvisatori.

Eppure, c’è sempre chi è pronto a sputare sulla formazione e a sparare sui formatori.

Anche – soprattutto – chi non ha alcun credito per poterne parlare.

I VERI FUFFAROLI SONO COLORO CHE COMMENTANO LE SPONSORIZZATE.

Prendi Ignazio, parrucchiere di Asti, col quale mi sono trovato a dissertare sotto una nostra sponsorizzata.

Da quanto scrive, pare un fenomeno.

Poi vai a scoprire che in quarant’anni di attività ha quasi sempre lavorato da solo, o al massimo con un collaboratore.

NON C’È NULLA DI SBAGLIATO.

Fino al momento in cui sparla dei formatori marketing – che lui per sua ammissione non ha MAI frequentato.

Quando lo fa, Ignazio diventa un fuffarolo.

E come tanti della sua età, si autoconvince che i formatori non servono… salvo IGNORARE che lui senza tutto il nero che ha fatto in decenni di attività da solo, non avrebbe nemmeno i soldi per piangere.

Se Ignazio dovesse aprire oggi, probabilmente chiuderebbe il salone entro meno di un anno.

Non a caso IL 50% DEI SALONI CHE CHIUDONO, CHIUDONO NEL PRIMO ANNO DI ATTIVITÀ.

EPPURE, TU NON HAI BISOGNO DI UN “FORMATORE”.

“Ma come Lele?! Fino ad ora mi dicevi che i formatori possono aiutarmi a crescere, ed ora…?”

Nel mercato ci sono formatori, coach, consulenti, agenzie.

Tutti quanti lì a chiederti di dar loro dei soldi in cambio di mirabolanti risultati.

Tra loro ci sono anch’io, certo.

Pensa che le agenzie di comunicazione e marketing in Italia sono 35 mila.

All’incirca il 6% di esse (poco più di duemila) lavora anche con i parrucchieri, quella più, quella meno.

Pensa che di queste 35 mila, solo 1300 (il 4%) supera il milione di fatturato.

Molti consulenti si propongono di insegnare a te ciò che a loro non è riuscito.

“COSA C’ENTRANO LE LORO DIMENSIONI LELE?”

Sono una garanzia.

Se loro sono piccoli, come possono aiutare te a diventare grande?

Ignazio, che ha trascorso da solo in salone buona parte dei suoi quarant’anni di lavoro, può aiutare te a superare certi fatturati e/o a raggiungere un buon numero di collaboratori?

Puoi credermi quando ti dico che fra un attimo conoscerai le due mosse più importanti per far prosperare il tuo salone:

LA PRIMA MOSSA consiste nell’avere la clientela giusta.

LA SECONDA MOSSA consiste nello sceglierti i Partner giusti.

Per “Partner” intendo tanto i tuoi collaboratori in salone, quanto chi “da fuori” – come me per esempio – può fornirti ottimi spunti per evolverti.

Da un lato tu devi saper scegliere me.

Dall’altro io devo aiutarti a scegliermi.

LELE PERCHÉ DEVO SCEGLIERE TE E NON ALTRI FORMATORI?

Il viaggio volge alla conclusione, la meta è vicina.

Se in prima analisi può sembrarti che io ti abbia parlato di me… va da sé che per te è la stessa sfida.

Rispondo alla domanda:

LELE PERCHÉ DEVO SCEGLIERE TE E NON ALTRI FORMATORI?

Anzitutto perché io sono IMPRENDITORE prima che formatore.

Gestisco la bellezza di nove aziende,

tutte italiane,

tutte Srl,

tutte concentrate sull’Hair&Beauty.

Due di queste aziende – è un numero destinato ad aumentare – gestiscono SALONI DI ACCONCIATURA.

Non taglio né coloro i capelli, ma INVESTO sull’apertura di saloni.

Ogni tanto smetto di fare l’imprenditore e salgo sul palco per formare… ATTENZIONE.

Poco sopra ti ho scritto che

non ti serve soltanto “conoscere”.

TI SERVONO ISTRUZIONI.

Precise, specifiche, dettagliate.

ECCO, QUESTO È IL MIO PRIMO, VERO LAVORO.

Grazie all’esperienza che ho maturato lavorando CON i parrucchieri, dal 1996 in poi, nel 2016 sono arrivato a CREARE UN SISTEMA DI MARKETING PER PARRUCCHIERI.

Il mio lavoro non coincide col “formare”!

PUOI SCEGLIERE FRA TRE OPZIONI:

  • la prima opzione consiste nell’apprendere le istruzioni che ti occorrono per applicare in autonomia il Sistema: puoi farlo frequentando le tre giornate di PARRUCCHIERE PRO se non vuoi farlo da te.
  • la seconda opzione consiste nel farti affiancare dai SALON COACH: Imprenditori della Bellezza come te che hanno già implementato il sistema nei loro saloni, e possono guidarti mentre tu lo fai nel tuo e se vuoi-devi delegare all’esterno qualche attività.
  • la terza opzione consiste nel poter contare sulle mie AZIENDE PARTNER: i miei soci realizzano i loro servizi attenendosi fedelmente al Sistema che ho creato. Perciò finalmente potrai trovarti a parlare la stessa lingua, sia che si tratti di lavorare sul tuo sito, sulla tua presenza online, sull’immagine esterna ed interna del tuo salone, sui tuoi video o sui tuoi shooting, sui tuoi eventi, sul tuo team, sui tuoi numeri…

Che ne dici… trovi ancora azzeccato definirmi unicamente come “un formatore”?

“Formazione”, “Coaching”, “Progetti”.

Sono tre dimensioni create per permetterti di sfruttare al meglio il #SistemadiMarketingperParrucchieri che ho realizzato e che continuo ad aggiornare.

Mi emoziono all’idea di quanti “grazie” ricevo ogni settimana, tra messaggi, post, video, abbracci.

Mi emoziono ancor di più all’idea di eccellenza che riusciamo ad offrire agli Imprenditori della Bellezza che scelgono di darmi, darci fiducia.

I prossimi due, tre anni almeno saranno impegnativi.

Le buone idee varranno la metà mentre gli errori si pagheranno tre volte.

Ed io, noi, sono, siamo qui. Pronti.

IL MIGLIOR CONSIGLIO CHE TI POSSO DARE

Mi dicono che mai come da quest’anno si nota tutto l’amore che provo per voi e per quello che “noi” – voi ed io insieme – stiamo facendo.

Sono felice che in tanti se ne stiano accorgendo.

Lo sono ancor di più quando i vostri risultati confermano che INSIEME possiamo fare cose che da soli difficilmente riusciremmo a fare.

Il miglior consiglio che ti posso dare è di provare a fidarti di me.

Che sia per le tre giornate di ParrucchierePRO.

Oppure che sia per un anno di Percorso avanzato.

Prova a fidarti di me.

Prova a fidarti di me.

Se non sei Parrucchiere Pro, chiama Alessandra Pro: la trovi allo 0174.241400 dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 18:00.

Perchè chiamarla?

Perchè ho in serbo una sorpresa molto speciale per te.

È il mio modo di ringraziarti per aver letto questo articolo e per aver scelto di provare a fidarti di me.

Ricominciamo da questa frase:

Se la tua clientela sapesse notare la differenza, tu NON avresti problemi né a conquistare la clientela, né a fidelizzarla”.

Moltitudini di parrucchieri continuano ad affermare che la loro clientela nuova arriva quasi tutta dal passaparola. 

Affermandolo, sottovalutano due aspetti.

  • PRIMO ASPETTO:

il passaparola NON funziona più da solo da un bel pezzo.

  • SECONDO ASPETTO:

potresti far funzionare il passaparola molto meglio di “così”.

PRIMO ASPETTO: il passaparola NON funziona più da solo da un bel pezzo.

Immagino sia chiaro anche a buona parte di chi legge (chi non legge spesso è troppo presuntuoso per capire come stiano veramente le cose) che il passaparola oggi serve per INIZIARE un percorso, più che per finalizzarlo.

Perché tu mi parli del tal salone, e prima di andarci io vado a vedere cosa trovo sul web.

Quindi se il passaparola che ti fanno è forte, ma la tua immagine sul web è debole, si indebolirà anche l’effetto del passaparola che ti fanno.

SECONDO ASPETTO: potresti far funzionare il passaparola molto meglio di “così”.

Quando scrivo che “Se la tua clientela sapesse notare la differenza, tu NON avresti problemi né a conquistare la clientela, né a fidelizzarla”, è perché non le hai davvero “insegnato” a scegliere quali parole e quali frasi usare.

Hai capito bene.

E se ti sembra sciocco, o complicato, probabilmente è perché vuoi continuare a fare le cose come hai sempre fatto, anziché provare a cogliere le grandi opportunità che offre il cambiare approccio al passaparola.

La verità è che se chi parla di te lo fa in modo troppo generico, dozzinale, non è detto che nemmeno il suo look riesca da solo a portarti nuovi clienti.

La Buona Notizia È Che Il Modo In Cui Parlano Di Te… Dipende Più Da Te Che Da “Loro”.

Per riuscirci devi imparare a fare tre semplici domande alla tua clientela.

TRE DOMANDE che aiuteranno la tua clientela a parlare di te in modo più efficace.

IMPORTANTE.

Qui posso svelarti quali siano queste tre domande.

Poi toccherà a te fare buon uso delle risposte che riceverai.

Il pretesto è piuttosto semplice da trovare.

Per esempio, durante il servizio puoi dire al cliente – alla cliente:

“NOME”, l’altro giorno in un post (questo) mi hanno fatto riflettere su un concetto. Adesso ti racconto.

Posso chiederti se a volte ti capita di parlare di me a qualcuno?

(Supponiamo che ti risponda di sì.)

Quando lo fai, di solito come ci definisci?

(Supponiamo che te lo descriva, come probabile, in modo un po’ troppo generico…)

Niente Male! In quel post di cui ti parlavo, ci hanno invitato a giocare con la nostra clientela e a fornire tre informazioni:

come descriverci in una parola,

come descriverci in una frase,

come descrivere la differenza fra noi e altri.

Ti piace l’idea di sapere cosa ho pensato?

(Supponiamo che ti risponda di sì.)

A questo punto, gli fornirai la parola e insieme perché l’hai scelta.

Poi le esporrai la frase.

Infine, le racconterai la differenza.

Nel prossimo articolo magari ti racconterò quali siano:

  • la mia parola
  • la mia frase
  • la nostra differenza

… Vuoi scommettere che ti sorprenderò?

Nel frattempo, tu prova a descrivere nei commenti quali potrebbero essere le tue!

Evita di “buttarle lì”: prova a rifletterci su come si deve, e a fornire tre buone opzioni!

Ti anticipo che è sì, certo, un giochino semplice… eppure aiuta la tua clientela a:

conoscerti meglio fidarsi ancora di più

parlare bene di te e di ciò che fai

Ieri mattina ero in viaggio verso una grande azienda con cui stiamo imbastendo una collaborazione.

Con i miei compagni di viaggio facevo notare una cosa.

Quasi sempre la differenza fra ottenere risultati normali e ottenere risultati eccellenti sta in uno o in pochi, pochissimi dettagli.

La differenza fra ottenere risultati normali e ottenere risultati eccellenti NON sta in chissà quali artifici.

Quasi sempre la differenza fra ottenere risultati normali e ottenere risultati eccellenti sta in uno o in pochi, pochissimi DETTAGLI.

Uno di questi dettagli è senz’altro imparare a descrivere al meglio chi siamo e cosa facciamo, e insieme condividere questo nostro messaggio con la nostra clientela.

Otterremo due risultati in un colpo solo: rafforzeremo la sua fiducia e la aiuteremo a parlare meglio di noi.

Considerami pronto a commentare le tue tre opzioni…

Inoltre giovedì 2 marzo nella #giovediretta avrò modo sia di condividere questo concetto con chi sarà presente, sia di esporti come io, noi, ne facciamo tesoro.

In questo articolo scoprirai una cosa che quasi certamente ti è sfuggita fino ad oggi.

Quante cose si possono imparare leggendo?

Tu oggi, per esempio, ne imparerai una, molto ben “mimetizzata”.

Del resto, ti preclude un sacco di opportunità ogni giorno, da chissà quanto tempo.

Torniamo per un attimo alla domanda che propone il titolo dell’articolo:

LA TUA CLIENTELA SA NOTARE LA DIFFERENZA?

Hai due modi per dare valore al tuo probabile “sì, certo!”.

Il primo è la quantità di clienti nuovi che entra in Salone.

Il secondo è il numero di clienti che diventa abituale.

Nella realtà, ogni volta che mi ritrovo a conversare con tuoi colleghi, la prima domanda che mi viene fatta praticamente ogni volta è:

Lele mi consigli una tecnica per conquistare nuova clientela?

E subito a ruota la seconda domanda che mi viene fatta è:

Lele secondo te perché molti dei clienti che dicono di essere soddisfatti, nella realtà non tornano?

Ecco.

La risposta più veloce potrebbe apparire provocatoria:

Se la tua clientela sapesse notare la differenza, tu NON avresti problemi né a conquistare la clientela, né a fidelizzarla”.

Mettiamolo in chiaro:

TU ED IO ABBIAMO LO STESSO PROBLEMA.

Per esempio, se tu, che stai leggendo questo mio post, a prescindere che sia già mia allieva – mio allievo oppure no… se tu dovessi spiegare a tuoi colleghi qual è la differenza fra me ed altri miei concorrenti che fanno formazione e consulenza per i parrucchieri, cosa diresti?

Provaci.

Sospendi per un minuto la lettura e prova a dirti, fra te e te, quale differenza noti fra me ed altri miei concorrenti.

IN TEORIA, la differenza dovrebbe coincidere con la risposta alla domanda che chiunque faccia marketing dovrebbe proporti, me compreso (noi la chiamiamo “Domanda Decisiva”):

DIMMI PER QUALE MOTIVO DEVO SCEGLIERE PROPRIO TE E NON UN TUO CONCORRENTE (O NON ACQUISTARE PER NIENTE).

Ora… se adesso fossimo insieme in una sala di hotel, mi sarebbe facile dimostrarti che la risposta a questa domanda è spesso… sbagliata.

Fior di parrucchieri affermano per esempio: “la professionalità”; “il rapporto qualità-prezzo”; e via così.

Anche qui… provaci.

Cosa risponderesti se io ti chiedessi:

Per Quale Motivo Devo Scegliere Proprio Te E Non Un Tuo Concorrente (O Non Acquistare Per Niente)?

Cambio per un attimo discorso…

Poi andiamo a chiudere il post e scoprirai quanto può esserti utile averlo letto.

Mi Elenchi Le Tre Caratteristiche Più Importanti Che Deve Avere Un Corso Di Marketing, Per Spingerti A Valutare Di Frequentarlo?

Anche questa domanda merita una tua risposta, ti aiuterà a convalidare il ragionamento.

Provaci, con convinzione. 

Evita di continuare a leggere senza aver risposto a questa domanda.

Sprecheresti non solo i minuti che hai dedicato fin qui alla lettura dell’articolo…

MI ELENCHI LE TRE CARATTERISTICHE PIÙ IMPORTANTI CHE DEVE AVERE UN CORSO DI MARKETING, PER SPINGERTI A VALUTARE DI FREQUENTARLO?

Spero proprio che tu abbia seguito la mia istruzione, e che tu abbia scelto le tre caratteristiche.

Ora…

Quante volte hai dedicato qualche minuto alla lettura di recensioni fatte a parrucchieri?

Fatte a te o ad altri, non importa.

Cosa hai notato?

Cos’hanno in comune le recensioni che scrivono i clienti?

In una parola: LUOGHI COMUNI.

“Luogo comune” = descrizione errata e superficiale di qualcuno o qualcosa, derivata in gran parte da interpretazioni personali.

Facci caso: spesso si tratta di termini generici, non specifici. Molte recensioni sono uguali o almeno simili.

“Professionali”, “Cortesi”, “Puntali”, “Bravissimi” …

Domanda… per esempio… cos’è la “professionalità”?

Se chiedo a te e ad altri due tuoi colleghi che cosa sia, mi risponderete tutti allo stesso modo… o mi fornirete tre risposte diverse? Probabilmente mi fornirete tre risposte diverse, giusto?

Lo stesso vale per me… con te: cosa distingue Lele da altri formatori? E i “suoi” corsi dai “loro” corsi?

La clientela tende a ripetere aggettivi o frasi “classiche”, comuni, perché NESSUNO LE HA MAI INSEGNATO A SCEGLIERE QUALI PAROLE E FRASI USARE.

È incredibile da scrivere, eppure molto spesso la clientela non è TOTALMENTE CONSAPEVOLE del “perché” sceglie te in mezzo a tanti.

Proprio come alcuni parrucchieri scelgono o non scelgono me… IGNORANDONE il vero motivo.

Ogni cliente – i tuoi con te e tu con me non fate eccezione – TENDE A NOTARE DI PIÙ LE SIMILITUDINI CHE NON LE DIFFERENZE.

Se vuoi conquistare e fidelizzare più clientela, devi prima mettere a punto la DESCRIZIONE DETTAGLIATA della tua Differenza…

Poi ATTENZIONE: se stai pensando che poi dovrai “DIRLA E RIPETERLA”, stai commettendo un errore.

La tua #DescrizioneDettagliata andrà fatta pronunciare dal cliente, attraverso TRE TUE DOMANDE.

Con tre semplici domande, alzerai i tassi di conquista, fidelizzazione e passaparola.

Se trovi affascinante l’idea di approfondire questo tema, scrivi “APPROFONDIAMO” nei commenti, e se a farlo sarete almeno in venti, allora nel prossimo articolo… APPROFONDIAMO come fare.

Stima. Considerazione. Valore attribuito da altri.

Per quanto io sia il primo a chiederti di non conferire troppa importanza al giudizio altrui, è evidente che se la reputazione tua e del tuo salone non è buona:

  • farai più fatica a farti “pagare”
  • ti riuscirà più difficile conquistare e fidelizzare clienti
  • il passaparola funzionerà meno bene

Il famoso magnate americano Warren Buffett, uno degli uomini più ricchi al mondo, afferma che

Ci vogliono vent’anni per costruire una reputazione e cinque minuti per rovinarla. Se pensi a questo, farai le cose in modo diverso.

Eccoci qui…

Farai le cose in modo diverso.

Quali sono le cose che devi fare in modo diverso?

Ovvero, quali elementi contribuiscono ad alzare o abbassare la tua reputazione?

In ordine rigorosamente sparso…

  • LA POSIZIONE fisica del tuo salone
  • L’IMMAGINE ESTERNA del tuo salone
  • L’IMMAGINE INTERNA del tuo salone
  • IL BRAND del tuo salone
  • LA TIPOLOGIA DI CLIENTELA del tuo salone
  • LA QUALITÀ DEI LAVORI CHE CI ESEGUI dentro
  • IL LISTINO PREZZI del tuo salone
  • COME COMUNICHI nel tuo salone
  • IL TEAM che ti affianca nel tuo salone
  • CIÒ CHE DICONO PIÙ SPESSO DI TE e del tuo salone

La lista si può allungare; se vuoi allungala pure con un tuo commento.

C’è una domanda che a questo punto immagino che ti sarai già fatto, o che vorresti farmi:

A CHE SERVE LA REPUTAZIONE?

PER CONQUISTARE CLIENTI MIGLIORI

PER FARTI PAGARE MEGLIO

PER CONTARE SUI MIGLIORI COLLABORATORI

E PER GODERTI CIÒ CHE SEI E CIÒ CHE FAI.

Hanno il bel dirmi che “non conta”.

Essere stimati, riconosciuti, ammirati,

HA TUTTO IL SUO PERCHÉ.

Non a caso Esopo ha descritto in modo ideale un altro “stato” con “La volpe e l’uva”.

Sul web (www.fabulinis.com), a proposito di questa favola, leggo:

La volpe e l’uva è una favola famosissima, che può dare un insegnamento molto importante: non bisogna disprezzare qualcosa solo perché non lo si può ottenere, come fanno le persone che non ammettono di non riuscire in qualcosa.

Capita a tutti di fallire in qualcosa, ma non per questo bisogna svalutare le cose, o peggio le persone, per dei limiti che sono solo nostri. Piuttosto sarebbe meglio impegnarsi di più per raggiungere l’obiettivo, con molta pazienza e umiltà.”

LA TUA REPUTAZIONE È UN REGALO CHE FAI ANZITUTTO A TE STESSO.

Se è impegnativo ottenerla?

Sì.

Mai quanto il non averla.

La reputazione ti allontana dalla mediocrità.

Ti eleva rispetto alla concorrenza.

Il caro Henry Ford scrisse:

Non puoi costruirti una reputazione su ciò che pensi di fare.

Il “fare” fa il paio col “comunicare”.

Ciò che fai e come lo comunichi ti aiuta ad alzare la percezione che hanno di te.

Un beneficio indotto è che, quando la tua reputazione sale, sale anche la percezione dei tuoi lavori.

Per un effetto domino, questo ti porta clientela migliore, che attraverso il passaparola te ne porterà altra simile, e via così.

Senza scordare l’insegnamento di Warren Buffet con cui ho aperto il post, è chiaro e posso ripeterlo:

LA TUA REPUTAZIONE È UN REGALO CHE FAI ANZITUTTO A TE STESSO.

Perché le ho dedicato un articolo?

Perché puoi credermi: nei prossimi mesi – nemmeno “anni”, “mesi” – la tua reputazione impatterà sul tuo business, sulle tue ambizioni, sui tuoi risultati, come mai prima d’ora.

In mezzo all’ostentazione, alla falsità, alle menzogne, ai fake, la tua reputazione ti porterà ad un livello invidiabile.

Come sai, neanche qui, nessuno ti regalerà nulla.

Dovrai scegliere bene quali promesse fare, e mantenerle.

Dovrai meritarti di essere citato come esempio positivo, per qualcuno o in qualcosa.

Dovrai meritarti la fiducia, ed anche darla.

Dovrai essere e dimostrarti concreto, coerente, credibile.

Dovrai imparare a guadagnare denaro attraverso la qualità del tuo lavoro, e non puntando ad esso.

Dovrai essere il tuo stile, più che solo averne uno.

E quando il “devo” diventerà “voglio”, comprenderai perché la tua reputazione sia una delle migliori alleate che puoi avere.

#LeleCanavero

Sono tanti gli #ImprenditoridellaBellezza che hanno compreso l’importanza e l’opportunità di pubblicare con frequenza e costanza.

Non serve più pubblicare “X” volte al giorno, né è più così indispensabile scegliere con cura gli orari.

Questo perché gli algoritmi si sono evoluti e premiano sempre di più, nell’ordine, la qualità, poi la costanza, e più indietro la quantità.

Cosa si intende per “qualità dei contenuti”?

Beh, possiamo chiederlo ad Alessandro Montenegro, che fra l’altro stamattina ne ha parlato nella #ColazioneInSalone, Pagina Imprenditori della Bellezza (mezzora utilissima che ti devi assolutamente guardare, qui Pagina Imprenditori della Bellezza).

Posso solo anticiparti che la qualità di un contenuto è connessa tanto al “cosa” quanto al “come”: intendo che è un contenuto è di qualità se ciò che esprimi ha valore, e come lo esprimi anche.

Non a caso ripeto spesso che il “come” vale fino a otto volte il “cosa”.

E a proposito del “come”, ti porto un esempio e ti faccio un quesito.

L’esempio: quando posti una foto, un  prima&dopo, un video, devi scrivere qualcosa in “accompagnamento”.

Immagino tu lo faccia già, chissà se sai che, spesso, il testo con cui accompagni la foto o il video, può moltiplicarne o penalizzarne la diffusione!

Il quesito: COME introduci e come concludi ogni tuo messaggio?

Intendo, se scrivi un post, curi il titolo o nemmeno lo scrivi?

Lo stesso vale per un video, che sia di trenta secondi o di pochi minuti.

Ci sono due momenti topici che devi assolutamente curare in ogni tuo messaggio, nessuno escluso (per l’algoritmo non esistono post di serie A e post di serie B: “lui” valuta la qualità di TUTTI i tuoi contenuti, punto).

I due elementi topici sono l’INIZIO e la FINE del messaggio, post o video che sia.

Sono l’INTRODUZIONE e la CONCLUSIONE di ogni tuo messaggio.

Se la qualità (ops) dei vostri commenti sarà buona, chiederò ad Alessandro di dirvi la vostra in merito… e chiaramente lo farò anche io!

Mi raccomando, fate buon uso di questo articolo e della possibilità di “completarlo” attraverso i vostri commenti!

NON ESITATE a porre domande, chiedere consigli… sono, siamo qui apposta per fornirvene.

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