Ci sono momenti nei quali mi ritrovo tra l’arrabbiato e il tormentato.
Se scrivo o dico ciò che penso, rischio di venire frainteso.
Se non lo scrivo o non lo dico, rischio di venire frainteso.
Considerato che non sono un chirurgo, né il capo di chissà quale stato, dovrei prendermela ben meno.
Invece no.
Perché?!
Perché mi sento RESPONSABILE.
Fatico a capire perché quegli stessi parrucchieri che affermano di “lavorare mossi dalla passione”, non riescano a riconoscere che anche altri, come il sottoscritto per esempio, mettano la passione in testa a tutto.
Passione per ciò che faccio, Passione per chi lo faccio.
Certo sono un imprenditore!
Un imprenditore che affianca altri imprenditori!
Come potrei insegnare a te ad accompagnare la tua passione con buoni profitti… se io non pensassi a far funzionare la mia impresa?
Ce ne sono già abbastanza di parrucchieri che hanno fallito nella gestione dei propri saloni… e dopo averli chiusi si mettono ad insegnare ai colleghi come tenerli aperti!
Lo ripeto: mi sento RESPONSABILE.
Mi sento responsabile dei tuoi RISULTATI.
Perché so bene che i miei sono la conseguenza dei tuoi.
Tu ed io, probabilmente, condividiamo una convinzione.
Siamo entrambi convinti che il nostro lavoro – il tuo e il mio intendo – siano DIFFICILI.
Tu oggi ti ritrovi a dover fare i conti col marketing prima che con i capelli.
Devi pensare ai Numeri, al Team, alla conquista e fidelizzazione della Clientela, alla concorrenza sleale, al caro bollette, ai pagamenti elettronici.
SE vuoi “lavorare con passione” devi imparare a far funzionare la tua impresa, non solo le tue mani!
Per me è lo stesso. LO STESSO!
Perché ho scelto te.
Ho scelto i parrucchieri.
Li scelgo da VENTISETTE anni.
E credimi, non siete facili.
A volte siete troppo permalosi.
A volte siete troppo creduloni.
A volte volete tutto e subito, e vi avventurate in scorciatoie che vi costeranno care.
Ora, torniamo all’inizio dell’articolo.
Se scrivo o dico ciò che penso, rischio di venire frainteso.
Se non lo scrivo o non lo dico, rischio di venire frainteso.
Quando alzo i toni, in un post o in un video non fa differenza, c’è subito chi afferma che “mi arrabbio”.
Se non lo facessi, se facessi il ruffiano, assecondando o giustificando i vostri errori, ci sarebbe chi afferma che “me ne frego”.
LA VERITÀ È IN QUESTI VENTISETTE ANNI.
In questi ventisette anni trascorsi insieme CON i parrucchieri.
E soprattutto, la verità è in questi ultimi sei, sette se consideriamo il 2023.
Con la creazione del Sistema di Marketing per Parrucchieri che ho chiamato ParrucchierePRO, ho permesso a CENTINAIA di voi (centinaia, non tre gatti) di evolvervi in #ImprenditoridellaBellezza.
Le testimonianze sono sotto gli occhi di tutti.
Non ho scritto che “tutti” i Parrucchieri Pro si sono evoluti in Imprenditori della Bellezza!
Centinaia sì, ci sono riusciti.
A volte avrei potuto essere più “morbido”.
A volte avrei dovuto essere più “duro”.
A volte avrei potuto fare meglio di “così”.
Ma c’è un fatto, innegabile, evidente. Doppio.
È chiaro che di voi mi importa veramente.
È chiaro che posso esservi molto utile.
Volete giudicarmi?
Giudicatemi in base ai RISULTATI.
Ai vostri intendo.
A quelli che ottengono i miei allievi.
A volte, se non vi spronassi, sottovalutereste certe scelte.
A volte, se non alzassi i toni, continuereste a commettere certi errori.
In ogni caso, ho mai mancato di rispetto a qualcuno? MAI!
I miei allievi sanno che su di me possono contare, praticamente sempre.
Solo un cieco può “non” vedere il mazzo che mi faccio per accompagnarvi nella vostra evoluzione!
Nel gruppo facebook Gruppo Imprenditori della Bellezza, invece, ogni tanto scelgo di ignorare o di rimproverare.
Devo riscrivere il perché?
Perché mi sento RESPONSABILE.
Mi sento responsabile dei tuoi RISULTATI.
Invito sempre a giudicare le persone in base a quello che FANNO, non a quello che dicono.
Di pagliacci che sanno solo parlare e sparlare, ce ne sono moltitudini.
Ma se volevo avere a che fare con dei pagliacci, mi aprivo un circo.
Diffidate dei parlatori seriali: di coloro che sanno solo parlare, e spesso sparlare, degli altri.
Date retta a chi fa, dimostra, produce, costruisce!
Perché a volte, se non lo fate, vi ritroverete nelle peggiori mani possibili.
Mani incapaci, mani sporche, mani maligne, mani cattive, mani scaltre, mani inutili.
Ora, concentriamoci su ciò che possiamo fare, tu ed io, insieme.
Concentriamoci sul “noi” e lasciamo fuori il resto.
Devi sapere che in queste ultime settimane mi sono chiesto se io stia facendo ciò che è giusto.
Per me e per voi intendo.
Magari non ci avrai fatto nemmeno caso, ho smesso di scrivere i post del mercoledì.
E non ho ancora ripreso con le #giovediretta.
Perché?
Perché dovevo riflettere, se continuare ad essere utile a tanti, qui, o se dedicarmi esclusivamente a “pochi” (in verità parliamo di oltre seicento): i miei Allievi.
Mi sono trovato troppe volte a dirmi:
Lele ma chi te lo fa fare?!
Poi mi sono dato una risposta.
Una risposta che mi ha spinto a continuare a fare ciò che faccio, almeno fino all’estate prossima.
Lele ma chi te lo fa fare?!
…Lele!
Nel 2016, quando progettavo Parrucchiere Pro, mi sono promesso di evolvere questa categoria.
E in questi giorni mi sono ripetuto che sì, posso evolverla.
DEVO EVOLVERLA!
Perché è emozionante vedere come tanti di voi, seguendomi, sono diventati #ImprenditoridellaBellezza!
Quante emozioni mi state regalando!
Quante gioie stiamo condividendo!
Dunque, i fatti battono le chiacchiere.
I FATTI BATTONO LE CHIACCHIERE.
A chi afferma che sono burbero rispondo:
LO È STATO ANCHE MIO PAPÀ.
E se oggi sono la bella persona che sono, lo devo anche a lui.
A chi afferma che alzo la voce rispondo:
SE È QUELLO CHE TI AIUTA, sì, la alzerò.
Perché di te mi importa veramente.
A chi afferma che ogni tanto vi rimprovero rispondo:
SE NON SMETTI DI FARE LE COSE SBAGLIATE, sei nei guai.
Proverò in ogni modo ad aiutarti a capirlo.
PUOI CONTARE SU DI ME.
Questa è – forse – l’unica cosa che conta.
Dai risultati di tanti tuoi colleghi puoi dedurre che, a volte, quello che ti serve NON è quello che pensi tu.
Come ho scritto chissà quante volte, se certi miei messaggi ti sembrano duri da leggere… immaginati quanto siano stati duri da scrivere, per me, che ti voglio un bene che trascende dal lavoro che faccio!
Mi do tempo fino a quest’estate, per capire se faccio bene a rimanere qui, o se devo diventare risorsa esclusiva dei miei Allievi.
Con oggi riprendo a scrivere un post ogni mercoledì, oltre a commentare i post che pubblicate voi.
Il primo giovedì di ogni mese terrò due #giovediretta:
=> una alle 13:00, per quaranta minuti più i saluti, in esclusiva per questo Gruppo;
=> una alle 21:00, per un’oretta circa, su Pagina Imprenditori della Bellezza.
Lo spirito… beh, quello è sempre lo stesso.
Sorrido quando qualcuno che mi mette in discussione prova ad affermare che “sono cambiato”; poi sai, se per uno che mi dice di trovarmi cambiato, ce ne sono cento che si complimentano perché sono sempre lo stesso… va bene così.
IO SONO QUI, con i fatti oltre che con le parole.
SONO QUI PER FARTI EVOLVERE.
Non lo farò solo “gratis”, come è giusto che sia.
Né ti farò sconti, di nessun genere.
Non ti farò sconti come non ne faccio a me stesso.
Potrai contare su
UN PARTNER DI CRESCITA,
esperto, competente, leale.
A te scegliere se farne buon uso oppure no.
Ma una cosa deve essere condivisa, e capita.
Non sono soltanto i “clienti” che possono scegliersi i “fornitori”.
Non basta “pagare” per “avere”, meno che meno per “essere”.
I parrucchieri possono scegliersi i formatori, nella stessa misura in cui alcuni formatori (ed io fra questi) possono scegliersi gli allievi.
IO VOGLIO ACCOMPAGNARTI NELLA TUA EVOLUZIONE.
Per farlo devo essere bravo a farti lavorare
TI PROMETTO E MI PROMETTO CHE CE LA METTERÒ TUTTA,
consapevole che se vorrai ottenere i migliori risultati,
TU DOVRAI FARE LO STESSO.
Ecco.
Se questa storia ti piace, se hai voglia di scoprire che cosa possiamo fare insieme, comincia pure qui “gratis”.
Comincia da ogni #giovediretta, da ogni post, da ogni commento.
E quando mi leggi o ascolti, imponiti di ragionare sempre sul “come può essermi utile il messaggio che mi sta dando Lele?”
Chiediti il “come”, smetti di chiederti il “perché”, il perché ti deve essere chiaro:
VOGLIO ACCOMPAGNARTI NELLA TUA EVOLUZIONE.
È per questo che sono qui.
Mettimi alla prova,
mettiti alla prova,
METTICI alla prova!
Quando si parla di numeri, spesso ci si può trovare in due diversi scenari:
PRIMO SCENARIO
I numeri ci sono, il salone va bene, ma c’è la netta sensazione che, in riferimento al talento espresso, al tipo di salone e a chi ci lavora, i numeri potrebbero essere ancora migliori.
SECONDO SCENARIO
I numeri non ci sono, si lavora tanto, ma i conti troppo spesso non tornano. Non si riesce ad allontanarsi dalla soglia critica del fido e quando arriva una spesa imprevista sono dolori.
Premesso che spero tu sia nel terzo scenario, con i conti che vanno a gonfie vele e che tu ti chiedi da dove arrivino tutti questi soldi o che almeno tu ti ritrovi nel primo scenario, con solo la necessità di capire come migliorare, senza dover stravolgere. Ripartiamo dalla domanda di poco fa.
Quali sono i Numeri che creano i Numeri?
La maggioranza dei parrucchieri che guadagna abbastanza anche se potrebbe guadagnare di più e la maggioranza dei parrucchieri che non guadagna abbastanza, hanno in comune uno stesso problema: il listino prezzi.
Non a caso, al listino prezzi molto presto dedicherò uno spazio ad hoc.
Tutto chiaro? Quali sono i Numeri che creano Numeri? Quelli del tuo Listino Prezzi.
Quando parliamo di “listino prezzi” dobbiamo pensare a due “dimensioni”:
Vuoi capire come realizzare il listino perfetto?
Allora non perderti la #GIOVEDIRETTA del 9 giugno, ore 13:00 sul Gruppo Imprenditori della Bellezza.
Ti aspetto!
Domenica mattina ho fatto colazione con Davide Del Medico, il mio socio che sta centrando un’impresa epica: far innamorare i parrucchieri dei numeri.
Ci sono parrucchieri che hanno un rapporto controverso con i numeri: o li ignorano, o ne sono ossessionati. Come accade per diversi aspetti, anche in proposito di numeri vi fatte spesso allettare dalle scorciatoie.
Per esempio: “Ai numeri pensa il mio commercialista” è in assoluto la credenza più assurda, sbagliata e pericolosa.
Analizziamo perché.
I NUMERI COMINCIANO DAL LISTINO.
Hai mai conosciuto un commercialista che sa suggerirti quali menù creare, quali voci eliminare, se, quando, come aumentare?
Hai mai conosciuto un commercialista che conosce i listini stagionali, le combo, gli abbonamenti a sconto zero?
Eppure, eccoli lì, i parrucchieri che si lamentano perché pagano troppe tasse, ma in realtà non sanno quante ne pagano e soprattutto dimenticano che le tasse si pagano sugli utili.
Sono tutti figli de “Ai numeri pensa il mio commercialista”.
Se da una parte ci sono i parrucchieri che trascurano i numeri, dall’altra ci sono quelli che ne sono ossessionati.
Con loro e con te voglio condividere una riflessione che ho imparato in questi ventisei anni trascorsi al fianco dei parrucchieri.
NON HO MAI VISTO UN PARRUCCHIERE DIVENTARE RICCO SOLO RISPARMIANDO SUI COSTI.
Bene inteso, non ti sto esortando a scialacquare denaro, ti sto invitando a dedicare più attenzione ai Profitti, e a come generarli.
Perché quasi sempre, tutti i problemi economici che affermi di avere, non sono figli dei costi troppo alti: sono figli degli incassi poco profittevoli.
“Ma lele, nella mia zona sono già uno dei più cari”.
Precisiamolo: nessuno ti sta dicendo che devi alzare i prezzi.
E se ti stai chiedendo “e allora come devo fare” beh, hai appena capito che dovresti diventare anche tu un Creatore di Profitti
I Parrucchieri PRO hanno imparato due cose:
La cosa peggiore di tutto questo è scoprire “come” nascono certi errori.
Perché a volte sei carnefice e a volte sei vittima.
Sei vittima di chi ti suggerisce di conquistare nuovi clienti facendo sconti e prezzi bassi,
sei vittima di chi ti suggerisce di risparmiare sui collaboratori, di inquadrarli male, di pagarli male,
sei vittima di chi ti suggerisce di fare nero perché “sennò paghi troppe tasse e se non ne fai non stai in piedi”,
sei “vittima” perché mai come in questi ultimi anni abbiamo tutti assistito all’invasione degli sformatori e degli sconsulenti.
Gente improvvisata, con poca o zero conoscenza del tuo settore e delle dinamiche di un salone, che spesso, in buona o cattiva fede, trascura che gli incassi di oggi non devono MAI pregiudicare gli incassi di domani.
Beffa delle beffe, quando ne parlo fra voi c’è chi dice che “non dovrei sparlare della mia concorrenza” dimenticando che molti saloni, senza i miei appelli ad aprire gli occhi, oggi sarebbero rovinati, se non chiusi.
Non a caso, senza mezzi termini, da “vittime” vi trasformate in “carnefici” quando sbagliate i partner.
Porto due esempi:
Il primo esempio è la sciocchezza di farvi regalare la formazione attraverso l’acquisto di prodotti.
NOVE VOLTE SU DIECI STATE FACENDO IL PEGGIORE DEGLI ERRORI.
Lo anticipo: NO, non ce l’ho con le aziende. Ce l’ho con voi quando ne fate un pessimo uso.
Secondo esempio: pensiamo al nero e all’uso di carte di credito e pagamento elettronico.
Sono oltre dieci anni che vi esorto a smetterla di perdere soldi puntando solo sul contante.
Perché perdete dei soldi? Perché, sempre di più, chi ha i soldi li ha in banca e non in tasca.
Eppure, moltitudini di parrucchieri, spesso dietro suggerimento di qualche fenomenottero, continuano a rifiutarsi di consentire alla clientela di pagare come preferisce. Così, oltre tutto, spesso perdono i migliori clienti: quelli che i soldi ce li hanno davvero.
Oggi i miei migliori allievi registrano oltre l’80% dei loro incassi mediante carte e pagamenti elettronici e attenzione, perché spesso c’è un aspetto che fate fatica a capire:
ALMENO IL 50% DI QUEI CLIENTI E DEI RELATIVI INCASSI È RIFERITO A NUOVA CLIENTELA.
Clientela che nemmeno i miei migliori allievi avrebbero conquistato se non avessero fatto due cose:
A questo punto spazziamo via la demagogia.
C’è una cosa che ti devi mettere in testa, una volta per sempre: un’impresa deve produrre profitti.
Non è un ente benefico, i conti devono tornare, poi cosa tu scelga di fare con i tuoi utili, è affar tuo.
Vuoi comprarti qualcosa? Devi fare profitti.
Vuoi un salone più grande? Devi fare profitti.
Vuoi assumere? Devi fare profitti.
Vuoi ritagliarti più tempo per te? Devi fare profitti.
Puoi scegliere se ti vanno bene mille euro al mese o se devono essere diecimila, che siano mille o diecimila,
i conti devono tornare, punto.
Quand’è che i conti tornano?
Quando la smetti di chiedere ad altri quanto deve guadagnare un parrucchiere e invece scegli tu quanto vuoi guadagnare.
Ecco la risposta migliore ai demagoghi da salotto che pontificano su quanto deve rendere un collaboratore o su quanto deve costare una piega o su quanto deve guadagnare un parrucchiere.
Sei tu che devi decidere quanto vuoi guadagnare!
Prima decidi quanto vuoi guadagnare, poi ragioni su quanto devi incassare per riuscirci. Chiaramente non basta buttare lì una cifra a caso. Quello che ti sto dicendo è che prima ancora di aprire dovresti già sapere quanto vuoi guadagnare. Poi, alla fine di ogni anno, è la domanda che ti devi ripetere nell’ottica dell’anno che seguirà.
Prima decidi quanto vuoi guadagnare, poi ragioni su quanto devi incassare per riuscirci.
Il fatto che praticamente nessuno te l’abbia mai messa in questo modo… come il fatto che la maggioranza dei tuoi colleghi prima apre e poi osserva quanto può guadagnare, non deve condizionarti.
Anzi, te ne devi proprio fregare.
Chi pensi che rischia di più? La maggioranza dei tuoi colleghi che sta sottovalutando la rivoluzione in atto, o tu che stai impegnandoti per anticipare e gestire le novità?
Se vuoi guadagnare meglio rispetto alla media del tuo settore, quasi sempre dovrai fare cose diverse.
Riassumendo, quali sono le lezioni più importanti che puoi portare nel tuo salone grazie a questo post?
Sono due.
Lezione numero uno: prima devi decidere quanto vuoi guadagnare, poi ragioni su quanto devi incassare per riuscirci.
Lezione numero due: spesso, il primo problema per cui guadagni meno di quanto dovresti/potresti è il tuo listino prezzi.
Sapere quanto vuoi guadagnare ti rende Consapevole, creare il tuo listino ideale ti rende Efficace.
Ed è su questa seconda lezione che voglio chiedervi di concentrarvi: il vostro listino prezzi.
La domanda è:
Come si costruisce un listino ideale?
PUOI CONOSCERE SOLTANTO LA VERITÀ CHE IL MEDIA DI TURNO VUOLE FARTI PERCEPIRE.