In questo primo semestre dell’anno stiamo apportando importanti modifiche. Abbiamo evoluto alcuni progetti, come ne abbiamo abbandonati altri, ed anche creati di nuovi. Allo stesso modo, ci sono persone che abbiamo salutato ed altre a cui abbiamo dato il benvenuto.
Insomma, il nostro è il classico cantiere aperto.
Dopo aver messo in archivio il 2021 come IL MIGLIOR ANNO DI SEMPRE, anziché limitarci a festeggiare, ci siamo chiesti:
COSA CAMBIA E SOPRATTUTTO COME CAMBIA L’HAIR&BEAUTY?
COSA CI DOBBIAMO ASPETTARE DAI PROSSIMI TRE, QUATTRO ANNI?
Ricordo quando, oltre dieci anni fa (sono andato a controllare: era il 2008), l’allora presidente del gruppo Renault Nissan, Carlos Ghosn, ad un giornalista che gli chiedeva le sue previsioni per il 2009, rispose che il tempo delle previsioni doveva passare da “anni” a “mesi”. Parliamo di un colosso mondiale, figurarsi se parliamo di imprese più piccole come le nostre, contando che siamo nel 2022.
Gli fece eco Rupert Murdoch (il fondatore della CNN) pochi anni dopo:

Non sarà chi è grande a battere chi è piccolo, sarà chi è veloce a battere chi è lento.”

Nel nostro mercato, un parrucchiere su tre farà estrema fatica a reggere l’urto del cambiamento che, per quanto poco visibile, è già inesorabilmente in corso.

QUANDO CAMBIA IL MERCATO, CAMBIA TUTTO.

È singolare che non vi rendiate conto di come si stia passando dal contante ai pagamenti elettronici, di quanto diventi cruciale meritarsi continuamente i collaboratori giusti, di come sia ormai indispensabile padroneggiare le tre leve Marketing Numeri Persone.
Il tempo degli improvvisatori è finito. Vale lo stesso per il club dei “chi si accontenta gode”.
Negli ultimi anni qualcuno è comunque riuscito a sbarcare lo stesso il lunario, ma non sarà così per sempre. Anzi, anche quegli ammortizzatori sociali che stanno attraendo – e ahimé forgiando – folle di mediocri, molto presto diventeranno insostenibili.
Eppure… QUESTO ARTICOLO DEVE SOLLEVARTI IL MORALE.
Lo so che a prima vista può sembrarti impossibile. La verità è che tu sei qui, e qui puoi imparare a #MettercelaTutta nel #FareleCoseGiuste, prima che sia tardi. Una delle cose che puoi fare per imparare meglio e più in fretta, è osservare ciò che faccio io, ciò che facciamo noi.
EVOLUZIONI COMPRESE.
COME? STAI PER SCOPRIRLO.
Anzitutto ripartiamo dal nocciolo della questione:
QUANDO CAMBIA IL MERCATO, CAMBIA TUTTO.
Puoi permetterti un salone non all’altezza della clientela che consideri ideale? NO. Non più.
Puoi permetterti di avere clienti fuori target nel tuo salone? NO. Non più.
Puoi permetterti di avere collaboratori svogliati, imprecisi, indisciplinati? NO. Non più.
Puoi permetterti di temporeggiare, rimandare, non decidere? NO. Non più.
VALE PER TE COME VALE PER ME. A questo punto noi, tu ed io, cosa dobbiamo fare? O se preferisci: TU cosa devi fare?
  1. ANALIZZARE dentro e fuori
  2. CREARTI OPZIONI
  3. VALUTARE E SCEGLIERE
  4. PASSARE ALL’AZIONE
Riprendiamo queste quattro fasi una per una: 

1. ANALIZZARE dentro e fuori

Per “analizzare fuori” intendo ciò che ti circonda: la zona in cui lavori, il tuo salone, la tua clientela, i tuoi collaboratori, i tuoi risultati attuali.
Se sei Parrucchiere PRO hai la Fortezza ad ispirarti.
Se non lo sei ancora, datti da fare e cerca di capire come si sta trasformando la zona in cui lavori, e a seguire gli altri elementi che ti ho elencato.
Per “analizzare dentro” intendo TE.
Se sei mio allievo hai uno strumento per farlo al meglio: è la #BussolaPRO.
Se non lo sei ancora, chiediti dove vuoi andare, perché è importante arrivarci ed anche quale, a tuo avviso, sia il viaggio migliore per raggiungere la meta.

2. CREARTI OPZIONI

Mai aver paura della confusione. Molto spesso la confusione è una benedizione: è il momento che sì, magari un po’ ti stordisce, ma ti spinge a riflettere e ad agire. A volte a paralizzare non è la confusione: è la routine. Una routine che può crearti problemi che, quando noterai, sarà tardi per risolverli.
Benedici la confusione, anche quando ti metti lì a valutare più opzioni:
  • Mi sposto o sto qui?
  • Assumo o non assumo?
  • Cambio o non cambio brand, listino, vetrine?
Ricordati che prima devi fissare la meta e poi valuti l’opzione migliore per raggiungerla.
L’errore più grande che puoi fare è ripercorrere la stessa strada senza valutarne altre. Dopo che hai definito più opzioni, sottolineo, DOPO, allora arriva il momento di scegliere. 

3. VALUTARE E SCEGLIERE

Quando sei in fase di creazione di opzioni, l’ultima cosa da fare è valutarle.
Per esempio, se so che ho una settimana a disposizione per prendere la migliore decisione possibile riguardo ad un progetto, trascorro il primo giorno e mezzo circa a crearmi opzioni, senza approfondirle troppo poi mi prendo all’incirca lo stesso tempo per valutare le opzioni che ho individuato.
PRIMA ti crei più opzioni, POI le valuti in modo attento ed oggettivo.
Se sei Parrucchiere PRO usa il #QuadrantedellaFermezza: è lo strumento attraverso il quale ho costruito tutto quello che puoi osservare, passando da un’azienda sola con un dipendente e mezzo nel 2017, alle nove aziende di cui la mia con 14 collaboratori oggi.
Se non hai il Quadrante della Fermezza, non esitare comunque a valutare più strade da percorrere, tenendo a bada la trappola del “abbiamo sempre fatto così”.

4. PASSARE ALL’AZIONE

A questo punto metti su carta le varie azioni da fare. Riordinale, valuta quali tempi richiedono, pianificale al meglio.
Non è più “semplice” di così, o se preferisci, non è più “complesso” di così. Ci tengo ancora a metterti in guardia da un aspetto che ti può rallentare, se non bloccare, brutte figure, divergenze: TIENITI ALLA LARGA DAI PETTEGOLEZZI. Esiste la curiosità ed è quasi sempre cosa buona. Poi esiste il gossip, il desiderio di sapere, di cianciare, di malignare. Rifiutati di cadere in questa trappolona. Per esempio, guarda me.
Ho iniziato l’articolo affermando che siamo un cantiere aperto. Ho anche scritto che il 2021 è stato il miglior anno di sempre, ma per alcuni, questa notizia è passata inosservata rispetto alla prima. Quando assumiamo qualcuno la reazione è “ok, va beh”, quando invece qualcuno se ne va, per sua scelta o per nostra scelta o per scelta di entrambi eccoli lì i maligni. 
Come mai se n’è andato? O perché l’hanno mandato via? Chissà cosa è successo… Avranno dei problemi? Avranno litigato? Sarà una questione di soldi? Oppure … (continua)”.
Ci sono parrucchieri che tengono con sé dei collaboratori nonostante ogni tanto mettano una mano nella cassa o peggio si facciano dei clienti a casa solo per sfuggire al “sennò poi la gente cosa dice?”.
Allucinante. AL LU CI NAN TE.
Nel momento in cui scegli di aprire una partita iva, devi ricordarti due cose:  
  • la prima è che i soldi non sono tutto
  • la seconda è che i soldi devono entrare o fallisci
Per fare profitti servono Progetti e Persone Potenti. Non vincerai le tue sfide con una squadra di mediocri e nemmeno la vincerai se misurerai ogni cosa attraverso gli euro. Servono EQUILIBRIO e AUTOREVOLEZZA. Per esempio:

QUANTO TI FIDI DI ME?

Pondera bene la tua risposta. Se ti fidi di me, a che ti serve chiederti perchè si è interrotta una collaborazione, o perchè abbiamo chiuso/aperto un progetto? Non solo, posso aiutarti meglio! Ecco tre concetti mediante i quali conto di farlo: 

Primo concetto: SCEGLI LE PERSONE IN BASE AI RUOLI O AI PROGETTI

Mi sono affezionato a persone – e loro a me – con le quali non collaboro più.
Può essere perché ad un certo punto avevamo voglia di andare nello stesso posto, seguendo percorsi diversi.
Può essere perché sono cambiati i tempi, le sfide, le persone.
In ogni caso, ho quasi sempre preferito tacere i motivi del distacco.
Perché? Perché se parlarne richiede mettere in piazza problemi di persone che hanno la mia stima allora non fa per me. A volte saluto e ringrazio in pubblico, altre volte lo faccio in privato. Me ne sbatto dei maligni e dei pettegoli: penso solo a superare le promesse che faccio.

Secondo concetto: RIPARTI SEMPRE DAL BINOMIO OBIETTIVI-RISULTATI

Stato attuale e stato ideale devono ispirare ogni tua scelta.
Dove ti trovi, come mai ti trovi lì (nel bene e nel male), e dove vuoi trovarti fra tot tempo. Chi ti dice che le persone contano più dei numeri, o non hanno un’impresa o hanno un’impresa che non funziona. Per me le persone sono la cosa più importante, a patto che realizzino i risultati che insieme abbiamo fissato. 
  • Se ho con me una brava persona che non aiuta te a crescere, ti starebbe bene comunque pagarmi? Lo stesso vale per te!
  • Se hai una brava ragazza che proprio non riesce a fare bene il tal lavoro, la terrai lì a far niente?
Con Gianluigi abbiamo coniato il concetto di #FamigliaSportiva: qui in azienda sembriamo una cosa sola una famiglia!
Ma la famiglia è il valore aggiunto, mentre il motivo per cui siamo insieme sono i RISULTATI. E fra l’altro fammelo dire: in una famiglia nessuno è proprietario di qualcuno! Non ho fatto due figli affinché fossero MIEI! Né per imporre loro le mie idee.
Ho affermato chissà quante volte che amo Cinzia quanto me stesso, mentre non la considero “mia”: NON È UNA MACCHINA E NON ESISTE UN ATTO DI PROPRIETÀ! È anche per questo che siamo insieme da trenta e passa anni.
Sul lavoro, con i collaboratori, è uguale! Io voglio che si realizzino!
Non che per forza debbano andare in pensione in questa azienda, facendo la stessa cosa tutta la vita e questo vale per me come per te. 
Presto o tardi ci sta che il tuo braccio destro aspiri ad aprirsi un suo salone. Non hai fatto la stessa cosa anche tu?
E perché un mio collaboratore, una mia collaboratrice, non possono aspirare a fare carriera, a realizzare le proprie ambizioni, i propri sogni?
Devono per forza andarsene perché è successo qualcosa?
Anche no!

Terzo concetto: FAI I CAMBIAMENTI QUANTO PUOI, E NON QUANDO DEVI

Terza volta: il 2021 è stato il miglior anno di sempre e con tutta probabilità, il 2022, almeno stando ai primi due mesi, lo supererà.
Ben venga anche per te: perché se la mia azienda va bene, e vive dei tuoi Risultati, allora ci sta che possa andare sempre meglio anche la tua. Ora, tornando alla mia azienda, noi lavoriamo con i nostri soldi, niente debiti.  Considero la liquidità aziendale come un asset che ci consente di essere forti, competitivi, efficaci.
Ogni tanto le banche notano i nostri conti e ci chiedono perché non investiamo con loro i nostri soldi. Semplice! Perchè vogliamo investirli nell’asset più redditizio: la nostra impresa.  Se non fossimo solidi, mica avremmo potuto abbuonare duecentoventiseimila euro di quote del quadrimestre, nel 2020, quando voi eravate messi sotto scacco dal covid! Dunque adesso, dopo un’ottima annata, con quella attuale che promette bene, è senz’altro il momento migliore per evolverci! Se non investiamo adesso, quando?
È adesso, quando le cose vanno bene e abbiamo liquidità, che dobbiamo evolverci!
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